Stupro al Parco Verde di Caivano: una videochiamata durante le violenze

Il racconto delle due parti offese è stato ritenuto attendibile

Lo stupro al Parco Verde di Caivano
Sette ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti minori (sei in cella e uno in comunità), più due ordini di arresto per due maggiorenni. È il primo...

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Sette ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti minori (sei in cella e uno in comunità), più due ordini di arresto per due maggiorenni. È il primo step dell’inchiesta sugli stupri di Caivano ai danni di due cuginette al termine delle indagini della Procura di Napoli nord e dei minorenni. 

Dalle indagini emerge che il racconto delle due parti offese è stato ritenuto attendibile, anche alla luce di un particolare: in almeno una occasione, gli stupri sarebbero avvenuto in diretta, durante una videochiamata tra gli esecutori materiali della violenza e i loro complici. 

Episodi di violenza durati almeno due mesi da parte di due gruppi diversi. Diversi episodi di violenza, tanto da rendere difficile anche quantificarli: si sono consumati all’interno della villa comunale (dove qualcuno aveva addirittura creato una sorta di tenda per rendere possibile questi episodi), poi nella zona ecologica e nell’ex campo sportivo. Sono questi i particolari che emergono dall’inchiesta che ha portato agli arresti sette minori e due maggiorenni. Uno spaccato nel quale i video venivano diffusi all’interno dei video e servivano anche come strumento di pressione e minacce. 

Una delle bambine ha anche dichiarato che di fronte alle violenze subite, c’era chi “rideva e filmava”. Agli atti anche calci e pugni che servivano a zittire le due vittime di violenza. 

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Il Mattino