«Arianna tendeva a giustificarlo ma ho assistito alle sfuriate di lui e ho sentito le urla che provenivano dalla loro casa». Valentina è la sorella di Arianna...
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Lui, Mario, seduto davanti ai giudici e al banco dei testimoni, ha ascoltato in silenzio la testimonianza di Valentina e poi quella di una zia di Arianna e a fine udienza ha voluto rendere una dichiarazione spontanea per chiarire un paio di episodi e spiegare di essere addolorato per la morte di Arianna. Aula 116. Valentina risponde alle domande del pubblico ministero Lucio Giugliano, mettendo da parte il dolore e la commozione di certi ricordi e provando a ricordare episodi e dettagli. «Dopo il secondo aborto inviai un messaggio a Mario per chiedergli di stare vicino ad Arianna e lui mi rispose in modo molto infastidito».
Valentina descrive il fidanzato della sorella come un uomo dal carattere non facile, spesso nervoso. Arianna e Mario, fidanzati da dodici anni, negli ultimi due anni vivevano insieme in un appartamento nello stesso palazzo dove viveva la famiglia di Arianna. «Spesso si sentivano urla e rumori, lui alzava sempre la voce quando litigavano. La badante di mia nonna mi veniva a chiamare per farmi sentire le grida di lui». Valentina ricorda più di una occasione in cui ebbe modo di assistere a quei litigi di coppia, ma mai avrebbe immaginato un epilogo come quello che si verificò due anni fa. Arianna non le aveva mai confidato di botte e violenze.
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