«Tamponi gratis per tutti»: a Napoli i centri sociali occupano la sede della sanità privata

«Tamponi gratis per tutti»: a Napoli i centri sociali occupano la sede della sanità privata
Un gruppo  di attivisti delle reti sociali napoletane ha occupato questa mattina in via Riviera di Chiaia la sede di rappresentanza dell'Aiop Campania,...

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Un gruppo  di attivisti delle reti sociali napoletane ha occupato questa mattina in via Riviera di Chiaia la sede di rappresentanza dell'Aiop Campania, l'associazione di categoria delle principali strutture sanitarie private della regione. «Cure e tamponi gratis per tutti», si legge su uno striscione calato di uno dei balconi del palazzo dagli occupanti. «Soldi per la sanità pubblica contro la 'mafia' delle cliniche private», è la principale rivendicazione dei rappresentanti dei centri sociali per i quali «di fronte alla pandemia è solo la sanità pubblica che si assume davvero l'onere di difendere la popolazione». 

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 «ll disastro sanitario che si palesa in queste settimane e ci mostra le immagini terribili di persone che non riescono ad essere curate  - spiegano i manifestanti - di famiglie costrette ad arricchire continuamente i laboratori privati per i test sul Covid, di mancanza di personale medico e paramedico, di ospedali che non sono stati messi in sicurezza, degli ambulatori pubblici chiusi a favore degli affati di quelli privati, di pazienti per patologie diverse dal covid abbandonati a sè stessi,  ha le premesse in un modello di gestione regionale e nazionale della sanità che in questi anni ha proceduto con continui tagli alla sanità pubblica e un fiume di finanziamenti pubblici alla sanità privata».

Per i rappresentanti dei centri sociali «il decreto Rilancio forniva al governatore De Luca lo strumento della requisizione indennizzata per recuperare posti letto e strutture da chi in questi anni ha fatto milioni sulla pelle dei cittadini oltre che rappresentare spesso una fonte di clamorosa clientela elettorale. Invece si sta continuando a favorire queste lobbyes con convenzioni onerose, la chiusura degli ambulatori pubblici, e test a pagamento senza nessun controllo».

Le reti sociali ricordano poi l'appuntamento di domani pomeriggio alle 18 in piazza Plebiscito, dove è stata indetta una nuova manifestazione anche «per chiedere un immediato intervento rispetto a questo scandalo degli affari nella sanità e alla necessità di garantire da subito l'accesso e la gratuità delle cure e dei test per tutte e tutti». 

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Il Mattino