Un affare da milioni e milioni ed una tangente da 250 mila euro sborsata per oleare i meccanismi burocratici della maxi lottizzazione di via Staffetta a Lago Patria. La...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'inchiesta, partita nel 2011, ha preso vita nell’ambito di una più vasta indagine sull’onnipresente clan Mallardo e i collegamenti con le istituzioni e la politica locale. Da lì si è aperto un altro filone legato proprio all’ex sindaco ed ai suoi rapporti con l’imprenditore milanese. Secondo la ricostruzione degli investigatori i due si sarebbero incontrati all’Hotel Vesuvio a Napoli per pianificare la gestione di tutto l’iter procedurale per la costruzione di migliaia di vani per più di tre mila persone da costruire nelle cosiddette ex terre di Ferlaino. Lì ci sarebbe stata la promessa del pagamento della tangente e da lì le fiamme gialle hanno ricostruito tutto il procedimento amministrativo volto a realizzare tale lottizzazione, individuare le aziende interessate e il personale dell'Amministrazione Comunale di Giugliano che seguivano, formalmente o di fatto, l'istruzione della procedura.
Attraverso una «inequivocabile intercettazione ambientale» i finanzieri sono riusciti ad avere le prove del pagamento della tangente. Il tutto sarebbe avvenuto tramite scambi esteri impossibili da individuare in Italia. Il denaro dell’imprenditore serviva quindi a monitorare l'andamento delle procedure e a non frapporre ostacoli alla costruzione delle abitazioni e il garante dell'intero affare sarebbe dovuto essere proprio Pianese. Ed infatti la delibera passò in giunta comunale per ben due volte. In mezzo ci fu l’approvazione da parte del consiglio provinciale retto allora da Luigi Cesaro (non presente all’atto della votazione). Ad oggi l’iter è fermo, la maxi lottizzazione non è mai stata avviata. Dal Comune è arrivato uno stop per problemi infrastrutturali e per questo la ditta ha inoltrato ricorso al Tar.
La maxi lottizzazione avrebbe fruttato milioni di euro soprattutto in vista dell'apertura della Base Nato a pochi passi dal terreno di via Staffetta. Centinaia infatti gli appartamenti previsti per circa 3000 persone, per 350 mila metri quadrati di suolo. Numeri da capogiro sui quali la Procura ha voluto vederci chiaro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino