Teatro San Carlo di Napoli, Cgil contro i tagli: «Ripristinare fondi Regione, a rischio stabilizzazione dei precari»
di Valerio Esca
NAPOLI - Scende in campo il mondo della cultura a difesa del Teatro San Carlo. Dopo la notizia del taglio dei fondi per il San Carlo e l'annuncio del sindaco Gaetano...
NAPOLI - Scende in campo il mondo della cultura a difesa del Teatro San Carlo. Dopo la notizia del taglio dei fondi per il San Carlo e l'annuncio del sindaco Gaetano Manfredi, a margine del primo Cdi del Massimo napoletano, della necessità di interventi di privati per mettere in sicurezza il Teatro, si fanno sentire anche i sindacati. «Il taglio di quattro milioni di euro al Teatro San Carlo è inaccettabile - spiega Gianluca Daniele, Fdv Cgil -. Questa decisione rischia non solo di mettere in discussione la stagione in corso, ma di incidere sul livello occupazionale nel massimo napoletano impedendo le previste stabilizzazioni dei precari».
La decisione, secondo il sindacalista «è in controtendenza rispetto ai grandi teatri europei e per questi motivi va assolutamente ripristinato il finanziamento previsto». L’intero settore va sostenuto tuona la Cgil: «Servono interventi strutturali da parte delle istituzioni – continua Daniele - a partire dai ristori ed è necessario, tra l’altro, ipotizzare a mio avviso una misura straordinaria per i lavoratori dello spettacolo, tipo reddito di sostegno. La ripresa della pandemia purtroppo sta provocando nuovamente la crisi del settore della cultura nel nostro paese. In Campania e a Napoli in particolare questa crisi rischia di mettere in ginocchio un'intera filiera che dà lavoro a decine di migliaia di persone».