San Carlo, la Regione ha già scelto il successore di Maffettone: è il salernitano De Felice

San Carlo, la Regione ha già scelto il successore di Maffettone: è il salernitano De Felice
C'è la spinosa questione dei fondi dietro l'addio di Sebastiano Maffettone al Consiglio di indirizzo del San Carlo. Con il nuovo statuto, del resto, il Cdi è...

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C'è la spinosa questione dei fondi dietro l'addio di Sebastiano Maffettone al Consiglio di indirizzo del San Carlo. Con il nuovo statuto, del resto, il Cdi è definito come un organo di controllo che, tra le varie prerogative, ha quella di approvare un budget e un consuntivo, oltre a dettare le linee di indirizzo che il sovrintendente è tenuto ad osservare. Decisioni con le quali il professore di Filosofia politica si confrontava con un certo disagio.


Da oggi tocca dunque a Sergio De Felice, salernitano, 51 anni, capo di gabinetto del presidente Vincenzo De Luca nonché consigliere di Stato, il compito di rappresentare la Regione Campania all'interno dell'organo presieduto dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Con lui il Cdi e la governance del Teatro dovranno lavorare alla ricerca di nuovi equilibri. Un avvicendamento che si stava valutando già da un po'. Al San Carlo c'è da approvare un bilancio di circa 40 milioni, ci sono norme da valutare, spiegano dalla Regione. Serviva, insomma, una competenza tecnico-giuridica più adatta al ruolo.

Lo stesso Maffettone, del resto, aveva già espresso più volte le proprie difficoltà a riguardo. Non a caso, prima di partecipare alle riunioni del Consiglio di indirizzo il consigliere culturale si consultava puntualmente con il capo di gabinetto. Affidando direttamente a De Felice la rappresentanza della Regione Campania in seno al San Carlo, si è deciso di rimuovere questa doppia intermediazione per semplificare e ottimizzare i processi decisionali, sgravando al tempo stesso il consulente culturale da compiti che mal si attagliavano al suo profilo e alle sue attitudini.
 
Ecco perché da Santa Lucia sottolineano che «la rifunzionalizzazione e la redistribuzione dei carichi non è altro che un segnale di ulteriore attenzione al San Carlo». Non sarebbe in discussione, dunque, il rapporto di fiducia tra il governatore e Maffettone, impegnato anche su altri importanti fronti, in primis Ravello, dove presiede la Fondazione che gestisce il prestigioso Festival. Una rassegna internazionale di musica, danza, arti visive e letteratura che Palazzo Santa Lucia ha finanziato per le annualità 2016 e 2017 con 4 milioni di fondi Poc.

Eppure in queste ore c'è chi sostiene che anche a Ravello il ruolo di Maffettone stia vacillando. Da ottobre, quando nella cittadina della Costiera si è insediato il nuovo segretario generale della Fondazione, Ermanno Guerra, Maffettone è stato avvistato soltanto una volta: domenica scorsa, in occasione del concorso internazionale di canto lirico.


Che questo significhi qualcosa, certo, è tutto da dimostrare. Se ne saprà di più nei prossimi giorni: per domenica prossima è fissata infatti una riunione del Consiglio di indirizzo il cui ordine del giorno riporta un non meglio precisato riferimento alle «linee-guida da adottare per il 2018». Ma Guerra, fedelissimo del presidente De Luca, esclude un cambio al vertice della Fondazione: «Abbiamo letto con grande sorpresa del terremoto che c'è stato al San Carlo, ma non credo proprio che questo possa implicare ripercussioni su Ravello. Il Consiglio di indirizzo di domenica? Era programmato da tempo - risponde il segretario generale -. Ho sentito oggi il presidente Maffettone per l'attività ordinaria ed era molto sereno. Del resto, se la Regione avesse deciso di cambiare il presidente, ne sarei informato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino