Si apre con 'La Dama di Picche' di Čajkovskij la stagione lirica del Teatro di San Carlo, nell'ormai classico allestimento del regista tedesco Willy Decker, ripreso...
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In scena l'atmosfera del dramma, un opera di amore e morte, una tragedia moderna ispirata al racconto omonimo di Puskin e di grande impatto visivo con la sua linearità, in un taglio quasi cinematografico. I protagonisti sono in uno spazio cupo, nero e claustrofobico disegnato insieme ai costumi da Wolfgang Gussmann. «La paura è la chiave di quest'opera e la prima parola con cui si presentano in scena i personaggi, terrore che viene trasmesso con sorprese, cambi repentini e colpi di scena» aveva spiegato Juraj Valcuha nel corso delle prove per anticipare i contenuti di un'opera capolavoro non molto rappresentata in Italia. Tra i presenti gli ex ministri Maria Elena Boschi e Paola Severino, il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, Bertrand du Vignaud, presidente del World monuments found Europe, il principe Camillo Aldobrandini, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che è anche presidente della Fondazione del San Carlo.
Tre le repliche fino al 15 dicembre. Nel cast Misha Didyk e Oleg Dolgov si alterneranno nel ruolo di Herman, Tomas Tomasson, è il conte Tomskij, insieme a Maksin Aniskin che è il principe Eleckij, Liza è interpretata da Anna Nechaeva e Zoya Tsererina, La contessa ha la voce di Julia Gertseva. Nel foyer storico esposto in una teca un rilievo femminile del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, proveniente da Palmira (II sec. d.C.), segno della collaborazione tra il Teatro e il MANN diretto da Paolo Giulierini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino