«Con un'operazione messa in atto senza alcun profilo di trasparenza, che non tiene conto di un reale fabbisogno, ma che giustificherebbe soltanto un malcelato intento...
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«Un paradosso in piena regola, se si pensa che a fronte di una media di 270 decessi l'anno, soltanto una risibile percentuale sarebbe oggetto di cremazione. Basti pensare che a Napoli, nel cimitero di Poggioreale, è pronto a entrare in funzione un Tempio di Cremazione con soli tre forni, per una popolazione di un milione di abitanti», aggiungono. «La portata della struttura, destinata a essere tra le più grandi in Italia, sarà tale da poter soddisfare addirittura le richieste dell'intero territorio regionale campano. Ed è irragionevole - proseguono Puglia e Vaccaro - che, con delibera dell'assemblea dei sindaci del Consorzio cimiteriale di Cercola, Massa di Somma e San Sebastiano, si stia per realizzare un impianto che non solo mette a rischio ogni iniziativa di rilancio turistico del Parco del Vesuvio, con i relativi progetti di valorizzare dei sentieri del Parco e dei percorsi enogastronomici, ma che produrrà emissioni in un'area circondata da comuni densamente popolati e a due passi da tre strutture ospedaliere, l'Apicella, la Clinica Lourdes e l'Ospedale del Mare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino