È senza una guida la Terra dei fuochi: il 16 dicembre è scaduto l'incarico del commissario Mario De Biase e ad oggi non c'è un sostituto. In carica...
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Le preoccupazioni dell'ex commissario trovano fondamento nei numerosi raid che negli ultimi mesi si sono verificati nell'area. In particolare a Masseria del Pozzo e nella palazzina della Gesen dove c'era l'ufficio operativo di De Biase. Ad oggi l'edificio è distrutto e il futuro commissario non avrebbe a disposizione neppure una stanza. Con furia distruttrice è stato vandalizzato, derubato e annientato tutto quanto c'era all'interno. In uno dei raid furono anche lasciate scritte ingiuriose e minacce al sindaco di Giugliano. C'è però un altro tarlo che affligge De Biase, ed è la richiesta di risarcimento avanzata a Vassallo e Chianese, i proprietari rispettivamente delle discariche Masseria del Pozzo e Resit. L'ex commissario ha già attivato le procedure per la richiesta di riscossione in danno di un milione di euro a Vassallo e di 6 milioni e mezzo a Chianese. «Mi chiedo chi risponderà ai rilievi che entrambi faranno alle mie richieste di risarcimento», afferma: «È una delle cose a cui tengo di più, sarebbe il primo vero caso in cui si costringono i Casalesi a pagare i danni che hanno fatto e a risarcire lo Stato dei soldi ha dovuto spendere».
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In totale i fondi stanziati per risanare quel pezzo di territorio ammontavano a 46 milioni. Di questi, il commissariato di governo ne ha spesi 19. Ventisette sono impegnati sugli interventi ancora in corso. Il lavoro da fare, però, è ancora tanto. «C'è da collaudare la Resit - spiega De Biase - c'è il cantiere di ampliamento di Masseria del Pozzo il cui progetto è in corso ma manca la figura che verifichi i protocolli di legalità, che fino a ieri ero io, e poi c'è Novambiente per cui è già prevista una conferenza di servizi per approvare il progetto esecutivo. Mi ritengo soddisfatto del lavoro fatto fino ad oggi - continua l'ex commissario - sono orgoglioso sia di San Giuseppiello che della Resit. Ciò che mi assilla però è il tempo: sprecarlo senza chiudere le varie questioni aperte. Da cittadino mi chiedo a chi andranno in mano le attività che stavo seguendo». Il risanamento ormai concluso è quello di San Giuseppiello dove è stato realizzato un progetto in collaborazione con l'Università Federico II. In quella che era una discarica ora ci sono circa 20mila pioppi che hanno il compito di assorbire i veleni interrati. Un progetto che è ancora sotto l'occhio vigile dell'Università. Preoccupati alcuni ambientalisti di Giugliano: «Le figure commissariali hanno sempre fallito - commenta Raffaele Pacilio - ma meglio avere un commissario che almeno accenni a una messa in sicurezza e che abbia delle responsabilità piuttosto che nulla». Intanto sui social network ha avuto centinaia di condivisioni e reazioni un post in cui si accende un faro sulla questione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino