Terra dei fuochi, M5S: studio Iss in tutti i comuni di Napoli e Caserta

Terra dei fuochi, M5S: studio Iss in tutti i comuni di Napoli e Caserta
«Uno studio recente dell'Istituto superiore di sanità, su mandato della Procura di Napoli Nord, ha fatto emergere un quadro completo dell'incidenza tumorale e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Uno studio recente dell'Istituto superiore di sanità, su mandato della Procura di Napoli Nord, ha fatto emergere un quadro completo dell'incidenza tumorale e di altre patologie, per effetto dell'inquinamento ambientale, nelle comunità di quel circondario. Una fotografia drammatica, ma necessaria per capire dove e come intervenire e con quali strumenti. Un fenomeno che caratterizza, purtroppo, anche territori come quello dell'Area Nolana-Acerrana, non a caso tristemente nota come il triangolo della morte, e tantissimi comuni del Casertano, dove sarebbe opportuno avviare una fase di studio dello stesso tipo di quello condotto dall'Iss nei comuni a Nord di Napoli». Lo dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, che ha presentato una mozione in Consiglio regionale e una richiesta di risoluzione nel corso della commissione Anticamorra, a firma anche del consigliere regionale M5S Vincenzo Ciampi, chiedendo alla «Regione Campania di stipulare un accordo con l'Istituto Superiore di Sanità e le Procure di Nola e Santa Maria Capua Vetere, finalizzato a estendere lo studio anche a tutti i comuni delle province di Napoli e Caserta».

«Solo avendo piena conoscenza dell'incidenza dei fattori di inquinamento sulla salute dei cittadini di ogni singolo comune - aggiunge Ciarambino - possiamo predisporre iniziative mirate ed efficaci per porre un freno all'inquinamento prodotto da anni di sversamenti abusivi e roghi di rifiuti, ma anche da una elevata concentrazione di impianti di trattamento nella stessa area. Si tratterebbe di una risposta alle tante comunità da anni mobilitate per sollecitare un intervento incisivo delle istituzioni. Un grido d'allarme raccolto dal mondo ecclesiastico e rilanciato in queste settimane dal vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana monsignor Di Donna. È conoscendo con esattezza gli effetti del fenomeno, che sarà possibile individuare le misure più efficaci per debellarlo».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino