POZZUOLI - Una scossa di magnitudo 2 della scala Ritcher, alle ore 9,43, a una pronfondità di 1,7 km con epicentro nella zona tra gli Astroni e la Solfatara è stato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La scossa delle ore 9,43 è stata avvertita da gran parte della popolazione sia nella zona di Agnano che nella parte alta della città di Pozzuoli. Gli allievi di un istituto comprensivo nella zona di Agnano sono stati fatti uscire dalle aule e portati a casa dai genitori. In altre scuole dell'area di Pozzuoli i movimenti tellurici sono stati avvertiti, ma al momento le lezioni stanno proseguendo regolarmente.
«Da questa notte è in atto uno sciame sismico che ha coinvolto la città. La scossa più forte è stata registrata alle ore 9,43 di magnitudo 2.0. Non ci sono attualmente danni a cose e persone e non sussiste attualmente nessun pericolo». A dirlo è il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, che aggiunge: «Siamo in costante contatto con l'istituto di vulcanologia e il fenomeno è nella norma. È importante non creare allarmismi perché si tratta della consueta attività bradisismica tipica del nostro territorio. Non ci sono variazioni dell'attuale livello di attenzione. Seguiranno eventuali ulteriori aggiornamenti e terremo i cittadini costantemente informati».
«Abbiamo registrato stamattina tra le 6,15 e le 6,39 uno sciame sismico di eventi di lieve entità e alle 9,43 la scossa di magnitudo 2 - spiega Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano - L’epicentro sempre nella zona Astroni e la Solfatara. Abbiamo avuto anche diverse chiamate al nostro centralino. Il tutto rientra nella dinamica di allerta gialla di attenzione della caldera dei Campi Flegrei che in queste settimane sta registrando un sollevamento di 0,7 centimetri al mese e un’attività sismica. Non bisogna comunque allarmarsi. I Campi Flegrei vengono costantemente monitorati dai nostri strumenti e non ci sono variazioni significative dei dati geochimici».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino