Mobilitazione dei genitori degli alunni delle medie del plesso di via Cattaneo, ieri mattina, per la presenza di topi all'istituto comprensivo D'Angiò. Da giorni si...
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IL DEGRADO
La protesta è esplosa in seguito a un post e alle immagini girate giovedì a scuola dalla consigliere comunale Pd Claudia Paduano, genitore di un alunno della D'Angiò. Nei video il degrado esterno del plesso e diversi topi morti, ancora sulle trappole. «Da ottobre va avanti così. Ho provato ad agire in silenzio per evitare che la scuola fosse chiusa, ma adesso è inevitabile parlare» ha detto Paduano, che nel dicembre scorso insieme ai colleghi consiglieri ha firmato una richiesta indirizzata al primo cittadino di pulizia straordinaria e derattizzazione dell'intero edificio. «Evidenziammo che sarebbe stato opportuno concentrarsi sull'adiacente tendostruttura e che l'attività scolastica era stata oggetto di sospensione per ben due volte dall'inizio dell'anno» ha continuato la rappresentante dem in consiglio.
Il consigliere ha aggiunto però un plauso al lavoro svolto dalla preside Agata Esposito: «In questi mesi è stata encomiabile, facendo tutto quello che era nelle sue possibilità per fronteggiare il problema, così come le insegnanti che hanno personalmente disinfettato e sterilizzato gli ambienti insieme ai collaboratori scolastici». Quindi una stoccata all'amministrazione cittadina: «Purtroppo, la sfera di competenza della scuola si ferma agli spazi interni, per tutto quanto è al di fuori dovrebbe intervenire il Comune».
I VANDALI
La Paduano, con un gruppo di mamme e i consiglieri di opposizione Gerardo Greco e Giuseppe Villano, ha partecipato all'incontro con la dirigente scolastica, il sindaco e alcuni rappresentanti della maggioranza. La preside ha escluso che di recente siano stati avvistati dei topi, sottolineando come sia ancora in corso il trattamento contro i roditori. Il sindaco De Luca ha ricordato che «la tendostruttura è inutilizzata perché prima del collaudo è stata oggetto di un raid vandalico. Stiamo lavorando per trovare fondi sovracomunali che ci consentano di sistemarla o demolirla».
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Il Mattino