Torre Annunziata, crisi in maggioranza: le forze politiche accelerano per il rimpasto di giunta

Torre Annunziata, crisi in maggioranza: le forze politiche accelerano per il rimpasto di giunta
TORRE ANNUNZIATA - Una serie di incontri bilaterali tra il sindaco e le singole forze politiche di maggioranza, prima di un nuovo interpartitico e del rimpasto di giunta che da...

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TORRE ANNUNZIATA - Una serie di incontri bilaterali tra il sindaco e le singole forze politiche di maggioranza, prima di un nuovo interpartitico e del rimpasto di giunta che da settembre potrebbe essere anticipato a fine luglio o inizio agosto. È la posizione comune uscita fuori dal vertice di ieri sera tra le forze politiche che sostengono il primo cittadino Vincenzo Ascione, che ieri mattina a margine del consiglio comunale – rimandato per mancanza di numero legale – ha chiarito che non avrebbe chiesto aiuto a consiglieri di opposizione per rinforzare i suoi numeri.


Le fibrillazioni sono iniziate in mattinata quando il gruppo centrista, che fa capo al presidente del consiglio Rocco Manzo e che oggi conta 4 consiglieri dopo il passaggio di Mauro Iovane alla Lega e alla minoranza, non si è presentato all’appello dell’assise pubblica, facendo venir meno il numero legale. Proprio il vertice del consiglio Manzo ha provato a placare le polemiche, accendendo i riflettori sulla questione giunta: «C’è bisogno del rimpasto e che si faccia anche quanto prima, rispettando gli equilibri che sono cambiati. Vogliamo che l’amministrazione riparta più forte, visto che su alcune deleghe si è lavorato poco o nulla».

A gamba tesa, invece, il referente cittadino dell’Udc Mimmo Iapicca che non ha nascosto la rabbia per il consiglio comunale che non si è tenuto. «Non vedo nessuna strategia ma molta confusione. In un momento delicato come quello che si sta vivendo non c’è un partito guida com’è stato il Pd fino a poco fa. Oggi i Dem non hanno uomini ed idee. Anche il gruppo centrista non ha un vero leader». Poi una stoccata al lavoro della giunta: «Per molti aspetti la città è ferma ad un anno e mezzo fa». Quindi il consiglio-provocazione al sindaco: «Deve aprire la maggioranza ad altre forze politiche e mettere fuori chi non vuole starci».


Più cauto il capogruppo del partito democratico in assise, Giuseppe Raiola, che chiude alle ipotesi di allargare la maggioranza: «Adesso dobbiamo continuare con gli uomini che hanno sostenuto l’elezione di Ascione l’anno scorso. La verifica del lavoro di giunta che era già programmata deve essere anticipata». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino