TORRE ANNUNZIATA. «Cinque anni fa iniziai le cure ormonali. Volevo diventare un maschio, lo sentivo dentro, era un bisogno insopprimibile: quel corpo non mi apparteneva. Mi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per l'anagrafe è ancora Roberta Castellano, studentessa in Lingue di 30 anni, residente in Piazza De Nicola a Torre Annunziata. Da domani, però, Roberta diventerà Robert: ciò che ha sempre sperato. Il sogno diventerà realtà grazie alla sentenza, emessa lo scorso 27 aprile dai giudici della prima sezione civile del Tribunale oplontino (presidente Luisa Zicari). Giudici che, accogliendo il ricorso di Robert, da un anno barista al «Nonsolocaffè Reload» di corso Vittorio Emanuele III a Torre Annunziata, hanno ordinato all'ufficiale di Stato Civile la «rettifica dell'attribuzione di sesso, nonchè il cambiamento del nome da Roberta in Robert».
Appresa la notizia, Robert finalmente ride. Dopo aver sofferto troppo e combattuto. Anche contro l'ignoranza della gente: «Il mio percorso è stato duro - racconta in video - soprattutto perché vivo in un paese piccolo. Avevo un corpo da donna, i capelli lunghi, ma mi vestivo con i jeans, proprio come un maschio. E le persone, anche giovani, mi hanno spesso preso in giro. Perché ho deciso di parlare? La mia è una testimonianza. L'ho fatto pensando agli altri, a chi ha sofferto come me. A loro dico di non restare al buio: trovate il coraggio, uscite allo scoperto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino