Bimbo annegato a Torre del Greco, la madre confessa il delitto: «Era convinta ​che fosse autistico»

Bimbo annegato a Torre del Greco, la madre confessa il delitto: «Era convinta che fosse autistico»
Ha confessato l'omicidio A.G., la donna di 40 anni il cui figlio è morto annegato nelle acque antistanti località La Scala a Torre del Greco. È quanto si...

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Ha confessato l'omicidio A.G., la donna di 40 anni il cui figlio è morto annegato nelle acque antistanti località La Scala a Torre del Greco. È quanto si apprende da fonti investigative, che sottolineano come la donna abbia sostanzialmente ammesso di avere contribuito alla morte del figlio nella convinzione che lo stesso soffrisse di ritardi mentali. Ritardi mai diagnosticati dal servizio sanitario, ma che per lei erano evidenti.

Interrogata dagli investigatori, la donna ha ammesso le proprie responsabilità. Ora è rinchiusa nel carcere femminile di Pozzuoli, su disposizione della procura di Torre Annunziata. L'accusa per lei è terribile: omicidio volontario.

La tragedia si è consumata nella serata di ieri, quando il piccolo è stato recuperato senza vita nelle acque antistanti località La Scala, a due passi da un parco giochi tanto frequentato d'estate, quanto isolato e buio d'inverno. In questo scenario alcune persone sono state attratte dalle urla: due ragazzini, notata la scena e vista la donna in prossimità di una scogliera, si sono tuffati in acqua per prestare soccorso al piccolo. Una prontezza che però non è servita a salvarlo: inutili i soccorsi e il disperato tentativo di praticargli un massaggio cardiaco. Le indagini, condotte dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico della donna. Il primo a dare l'allarme era stato il marito, che ne aveva denunciato l'allontanamento dalla casa di famiglia, a ridosso del centro cittadino di Torre del Greco, assieme al piccolo F. attorno alle 21. La donna, in evidente stato di choc, è stata condotta negli uffici dell'Arma: qui è stata interrogata, alla presenza del difensore di fiducia, dal pm di turno. Al termine dell'interrogatorio è arrivato il decreto di fermo.

«Sono tuttora in corso le indagini per accertare compiutamente i motivi dell'omicidio - ha detto il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso - ma allo stato, sulla scorta delle prime acquisizioni investigative, il gesto della donna sarebbe riconducibile al fatto che la stessa credeva che il figlio fosse affetto da problemi di ritardo mentale, nonostante non vi fosse alcuna conferma dal punto di vista sanitario». Nella zona della Scala per tutta la giornata si sono susseguiti i rilievi investigativi ma anche il pellegrinaggio dei passanti, molto toccati dalla tragedia. Una mano ignota ha posto una croce in legno rudimentale nella sabbia, mentre l'area dove si è consumata la tragedia è stata posto sotto sequestro. Affacciati a finestre e balconi i residenti della parte terminale di via Calastro, l'area dove insistono i lidi balneari della zona, in parte nel territorio di Torre del Greco, in parte nella vicina Ercolano, parlano di «tragedia assurda e inspiegabile». 

 

Parla di una «signora che non era presente a se stessa, che viveva una situazione di choc ed era in una fase di black out che andava avanti da alcuni mesi» da quando cioè «aveva riscontrato particolari sintomatologie del bambino che faceva accrescere in lei la paura che il piccolo potesse avere patologie riconducibili allo spettro autistico». É la fotografia che fa della donna 40enne accusata di avere ucciso il figlio di due anni e mezzo a Torre del Greco l'avvocato di fiducia della donna accusata di omicidio aggravato, Ciro Tommaso Civitella. E tiene a smentire che «ci siano stati propositi di suicidio da parte della mia assistita, come smentisco il fatto che nella scena del delitto possa essere entrata un'altra persona, voce circolata nelle scorse ore». «La signora - prosegue - ieri sera esce per fare una passeggiata col figlio e, senza alcuna premeditazione, entra ancora una volta in questo tunnel e non capisce più niente, ritrovandosi poi con un bimbo tra le braccia senza vita».

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Il Mattino