Torre del Greco, Palomba apre la crisi: azzerata la giunta e maggioranza nel caos

Torre del Greco, Palomba apre la crisi: azzerata la giunta e maggioranza nel caos
Doveva essere un rimpasto determinato da alcune frizioni interne alla maggioranza, ma con sorpresa degli stessi alleati ieri mattina il sindaco Giovanni Palomba ha deciso di...

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Doveva essere un rimpasto determinato da alcune frizioni interne alla maggioranza, ma con sorpresa degli stessi alleati ieri mattina il sindaco Giovanni Palomba ha deciso di azzerare la giunta. «È necessario un momento di verifica e di riordino dell'attività amministrativa», così il primo cittadino ha motivato la sua decisione.


Un primo vertice di maggioranza per delineare i profili del nuovo esecutivo era stato fissato per ieri sera ma - pare per motivi politici - è slittato alle 19 di oggi. Il vento di crisi già soffiava da qualche tempo, anche per i problemi legati alla gestione dei rifiuti e ai disaccordi sul centro servizi Nu nell'ex mercato ortofrutticolo di viale Sardegna, e già nelle scorse settimane si vociferava di presunte dimissioni del sindaco, da lui poi smentite.


Ma alla crisi avrebbero condotto alcune decisioni interne alla maggioranza. La prima frizione sarebbe nata dalla rottura di un accordo pre-elettorale tra i due consiglieri Vittorio Guarino e Anna Laura Guarino che prevedeva a metà mandato la sostituzione dell'attuale assessore al Bilancio, Gennaro Granato, proposto dal primo, con un nome indicato dalla seconda. Ora ci sarebbe un dietrofront di Vittorio Guarino che spingerebbe perché resti Granato. Ma Anna Laura Guarino e suo padre Ferdinando, mentore politico, reclamano il rispetto dei patti e indicano l'ex assessore della giunta Borriello, Giuseppe Speranza.


INTRECCI
Malumori, inoltre, in maggioranza - in particolare nel gruppo Il cittadino di Pasquale Brancaccio e Luigi Caldarola - per il ritorno in corsa di Felice Gaglione, ex presidente del consiglio che mesi fa lasciò con la presunta espressione «vado via prima che passo un guaio». Presunta perché l'ha più volte smentita, ma alcuni l'hanno mal digerita e tutti aspettano, comunque, che motivi quella frase che «ha gettato ombre sull'assise». Felice Gaglione dovrebbe sostituire l'attuale assessora ai Lavori Pubblici Lucia Giordano, ma ciò creerebbe squilibri nelle proporzioni delle quote rosa. E infine c'è il caso dell'assessore alla Nettezza Urbana, Raffaele Arvonio, il quale pare già avesse pronte le dimissioni per i problemi legati alla gestione dei rifiuti e per alcune incongruenze della maggioranza con la dirigenza. Arvonio, in quota ai consiglieri Carmela Pomposo e Simone Gramegna, dovrebbe essere sostituito da una donna ma pare che i consiglieri di supporto non siano d'accordo. A rischio anche il neo assessore alla Sanità, Luigi Civelli, sostenuto dal solo consigliere Antonio D'Ambrosio.


Blindati, invece, sarebbero gli assessori Enrico Pensati (Pubblica istruzione), Luisa Refuto (vicesindaco e Politiche sociali), e Elena Ciavolino (Risorse Umane): i tre dovrebbero essere riconfermati e questo rende incomprensibile la scelta di Palomba di attuare l'azzeramento. Tra le motivazioni addotte dal sindaco il conseguimento di vari obiettivi come il piano di fabbisogno del personale, l'approvazione del Puc e la riqualificazione dei Molini Marzoli e del porto. Aspetti su cui preme anche la nuova federazione «Il cittadino ora svolta» formata da tre gruppi di maggioranza.

«Un atto dovuto alla città che amministriamo, dietro al quale non si nascondono né ombre né paventate crisi», conclude Palomba. Ma, visti i precedenti e i capitomboli per tenere in piedi la maggioranza composta da tanti movimenti della cosiddetta «carovana del buongoverno», questo reset sembra più l'ennesimo «avvertimento» per sedare gli animi troppo esagitati.
 

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Il Mattino