Torri Aragonesi, via le impalcature: mezzi meccanici per pulire i fossati

Torri Aragonesi, via le impalcature: mezzi meccanici per pulire i fossati
La torre Brava che è a rischio crollo, ieri è stata spogliata di una parte delle impalcature, nei prossimi giorni dovrebbe essere messa in sicurezza con altre...

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La torre Brava che è a rischio crollo, ieri è stata spogliata di una parte delle impalcature, nei prossimi giorni dovrebbe essere messa in sicurezza con altre modalità che possono essere attuate solo quando i cumuli d'immondizia che l'avvolgono saranno rimosse. L'operazione di pulizia dovrebbe prendere finalmente il via stamattina dopo qualche giorno di tentennamento. Nei giorni scorsi gli addetti dell'Asìa hanno liberato da immondizia e siringhe i giardinetti che contornano le fortificazioni, ora l'operazione di bonifica dovrebbe finalmente entrare nel vivo.

La bonifica riguarderà i fossati che circondano le torri e l'ultima porzione dell'antica murazione. In quello che sta attorno alla torre Brava, nel quale le impalcature hanno fino ad ora impedito ogni operazione, sono accatastate suppellettili, coperte, materassi, resti di mobili, quintali di materiale utilizzato, nel corso degli anni, dai disperati che in quel luogo hanno trovato riparo. 

Molto più complesso l'intervento nel fossato che segue il percorso delle antiche mura, nella porzione di vestigia che si trova al centro fra le due carreggiate di via Marina. Quel lungo corridoio a cielo aperto che corre al di sotto della quota stradale, viene, da anni, utilizzato come pattumiera dai disperati che vanno a chiedere cibo alla vicina mensa dei poveri.

Laggiù vengono lanciati soprattutto resti di cibo che hanno attirato una gigantesca colonia di di topi che hanno trovato alloggio nelle intercapedini fra gli antichi mattoni e all'interno della vicina torre. 

Impossibile pensare di far scendere in quel budello colmo di roditori il personale di Asìa che dovrà rimuovere l'immondizia. S'è pensato, così, all'utilizzo di speciali mezzi meccanici telecomandati che dovrebbero effettuare le operazioni di recupero senza personale a bordo, resistendo, così, alla prevedibile aggressione dei topi. Le capacità di raccolta dei piccoli bobcat telecomandati dovrebbero essere messe alla prova proprio stamattina, giornata annunciata come decisiva per risolvere la querelle della bonifica. 

Le operazioni avrebbero dovuto prendere il via lunedì scorso, ma una serie di intoppi burocratici non ne ha consentito lo svolgimento. Adesso finalmente l'area dovrebbe riprendere un assetto degno di una città civile anche se poi sarà necessario prevedere un puntuale piano di pulizia e di verifica per evitare che la situazione degeneri nuovamente.

Suscita grande preoccupazione anche il fronte degli animali. I topi che non troveranno più una condizione comoda di vita nei fossati delle torri, potrebbero cercare alternative e andare alla ricerca di nuovi luoghi nei quali acquartierarsi. Si tratta di una comunità di topi immensa, composta da centinaia di elementi che, dopo l'intervento alle torri, potrebbero invadere il territorio circostante alla ricerca di cibo e riparo: i cittadini sono estremamente preoccupati. 

Alla torre Brava, subito dopo la pulizia, si lavorerà per evitare crolli. Quella struttura è rimasta circondata dalle impalcature, per anni, su richiesta dello stesso Comune dopo l'interruzione dei lavori di restauro. Gli interventi che vennero sospesi nel 2018 rilevarono immediati pericoli di cedimento della torre, tanto da invitare i responsabili di palazzo San Giacomo a chiedere alla ditta che stava lasciando il cantiere di non rimuovere le impalcature che rappresentavano l'unica forma di sostegno per evitare il crollo.

Adesso, dopo la pulizia e la rimozione delle impalcature, interverrà il Demanio che innanzitutto bloccherà l'accesso alla torre con un muro di mattoni e poi avvolgerà la torre con funi d'acciaio che dovrebbero impedirne il crollo. 

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Il Mattino