Spostare il terminal dei traghetti per le isole maggiori nella zona di levante del porto di Napoli e far ormeggiare invece a Calata Piliero le navi che arrivano e partono da...
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«Una soluzione ottimale per migliaia di passeggeri del mare che nello stesso scalo marittimo avrebbero la possibilità di scegliere su quale mezzo imbarcarsi - dice Sergio Gargiulo, presidente di Federalberghi Isola di Capri, che ha deciso di portare la questione al vaglio dei colleghi di Ischia e anche in seno alla Consulta intercomunale trasporti e turismo (assise che include i Comuni e le associazioni di categoria di Capri ed Anacapri) ed alla Federalberghi Isole minori. «Il progetto di trasferire l'attracco dei traghetti da Calata di Massa a Calata Piliero - continua Gargiulo - va sulla scia della continuità con lo scalo d'ormeggio degli aliscafi e ingloberebbe tutto il traffico dei passeggeri, circa 6 milioni l'anno, al Molo Beverello, scalo che si trova in un posto strategico ed altamente sicuro, privo di ostacoli e pericoli sia per i pedoni che per le autovetture in transito dalle isole».
La scelta di Calata di Massa per il movimento dei traghetti da e per le isole, compiuta ormai diversi anni fa dall'Autorità portuale nel tentativo di decongestionare il trafficatissimo Molo beverello, non è mai andata giù ai fruitori del servizio. «Oltretutto in quel tratto di mare - sottolinea il presidente di Federalberghi - in condizioni meteo marine avverse, come è accaduto in questi giorni, le manovre di attracco sono più difficili ed azzardate: la partenza dei mezzi è spesso inibita, lasciando isolati i nostri territori». Ed anche per questa ragione gli armatori hanno messo nero su bianco la proposta alternativa. Proposta attuabile se l'Autorità portuale deciderà di spostare a Levante le navi in arrivo e partenza per Sicilia e Sardegna. Un risiko tutto da giocare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino