«Io non ho vergogna», così Loredana Simioli sfida il tumore

«Io non ho vergogna», così Loredana Simioli sfida il tumore
«Io non ho vergogna» è quello che pensa Loredana Simioli della malattia che combatte da un anno. Ed è anche il titolo del videoclip musicale che ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Io non ho vergogna» è quello che pensa Loredana Simioli della malattia che combatte da un anno. Ed è anche il titolo del videoclip musicale che ha realizzato all’Ospedale Cardarelli per ironizzare e combattere così il tumore. Il video è stato presentato nell' Aula Mediterraneo dell’Ospedale ed è un invito a tutti a reagire con il sorriso. Nel video Loredana balla nei corridoi del day hospital usando la flebo della chemio come palo per la lapdance tra colori e palloncini. Con lei gli altri ammalati, gli infermieri e i medici che la accompagnano in quella che lei stessa definisce «un'avventura che la vita ci offre e che, come per tutte, dobbiamo prendere con forza e pure con un bel sorriso».

 
Il videoclip, da lei diretto e realizzato all’interno del Cardarelli, è nato dalla sua personale esperienza di lotta contro il cancro purtroppo ancora in corso. L’obiettivo dell’attrice è quello di dare a tutti coloro che, come lei vivono la sua stessa esperienza, un messaggio di speranza, di incoraggiamento a non arrendersi di fronte a una malattia così forte e difficile come quella del cancro e di non perdere mai la speranza e la gioia di vivere. Lo stile del video, le scelte artistiche, la leggerezza del racconto sono intenzionali,  quasi a rappresentare una forza catartica a ribaltare il gioco di potere tra malato e malattia, in cui il malato si prende gioco della malattia stessa perché, anche se non guarisce, ne prende il controllo difendendo la bellezza della propria vita contro la forza distruttiva della patologia. Ecco allora l'ironia, i colori, la musica tutto orientato ad affermare la forza di vivere e della propria volontà su tutto il resto e sulla possibilità, talvolta convinzione, di vincere e di guarire.
 

La scelta della location è stata quasi obbligata per due ragioni: la prima perché è la struttura che l'ha accolta e la sta accompagnando nel percorso di cura grazie alla eccellente professionalità medica ed infermieristica di cui può vantarsi; in secondo luogo buona parte dei figuranti che hanno partecipato al video non fanno altro che interpretare ciò che di fatto eseguono nella loro vita lavorativa ma con un pizzico di divertimento. L'auspicio è che questo racconto visivo possa rappresentare un monito, diventare una pubblicità progresso, affinché possa essere davvero utile a quanti come Loredana lottano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino