«In relazione al decreto del ministero della salute dell'11 marzo che finanzia con cinque milioni di euro gli istituti di ricerca italiani per lo sviluppo...
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Ma un tipo di immunoterapia emergente negli ultimi anni è senza dubbio la Car-T, che separa le cellule T di un paziente e le ingegnerizza con l'obiettivo di produrre recettori speciali, in grado di permettere alle nuove cellule di riconoscere e attaccare quelle tumorali. Quando le cellule Car-T vengono reinfuse si moltiplicano, infatti, riconoscendo e uccidendo le cellule cancerose. A volte questo sistema, però, non funziona al meglio.
Di qui gli investimenti previsti in Italia che si aggiungono agli studi portati avanti da altri team in tutto il mondo. Tra gli ultimi risultati, ad esempio, un gruppo di ricercatori cinesi ha identificato un fattore di trascrizione che influenza le cellule T, fornendo così un nuovo potenziale bersaglio per l'immunoterapia anti-cancro. Restare ai margini delle nuove frontiere può avere, insomma, un impatto notevole, con ricadute sull'assistenza sanitaria. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino