''Mio figlio era un ragazzo semplice, allegro, un lavoratore, una persona piena di vita. Non aveva fatto niente di niente. Non si trovava al posto sbagliato nel momento...
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''Il libro - dice Pasqualina Del Sorbo, preside dell'Istituto comprensivo 2° Dati - rappresenta l'idea di una scuola che si lega al territorio, che trasmette il valore della legalità''. Per la giornalista Giovanna Salvati ''la nostra realtà non è fatta solo di degrado e droga. I nostri ragazzi possono cambiare il mondo. Dobbiamo provare a farlo tutti insieme, nonostante le tante difficoltà''. Per Giampaolo Lambiase, che ha collaborato nella redazione grafica di 'Storie Sbagliate' ''la camorra è anche quella che non si vede. Si sta infiltrando in tutte le attività economiche dei nostri territori''. Il magistrato in pensione Antonio Cirillo, ha ricordato che nel corso della sua attività ha avuto modo di incrociare alcuni boss della camorra, a cominciare da Raffaele Cutolo. ''La camorra - ha detto Cirillo - la dobbiamo combattere tutti, anche i ragazzi. L'importante è dire no ad ogni forma di illegalità, anche la più piccola''. In sala presente Giovanni Durante, padre di Annalisa, uccisa per errore dalla camorra a Forcella e il presidente dell'associazione che porta il suo nome, Pino Perna. Nelle sue parole le difficoltà nel portare avanti iniziative sul territorio ma anche i buoni risultati dell'attività di bookcrossing che Durante ha promosso coinvolgendo cittadini ed associazioni. Nelle parole di Stefania Spisto, di 'Quaderno edizioni', il ruolo fondamentale della scuola per la formazione di giovani capaci di impegnarsi per l'affermazione della legalità.
''Il nostro Comune ha scelto senza se e senza ma la strada della legalità.
Il Mattino