Ucraina, domani a Napoli un sit-in per chiedere la pace e manifestare contro la guerra

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Una manifestazione per la pace «in Ucraina ma anche in tutto il mondo, perché questa guerra non riguarda solo il nostro Paese». La comunità ucraina di...

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Una manifestazione per la pace «in Ucraina ma anche in tutto il mondo, perché questa guerra non riguarda solo il nostro Paese». La comunità ucraina di Napoli e della Campania scenderà in piazza domani mattina, appuntamento alle ore 11 in piazza Dante, per un presidio per la pace e contro l'aggressione militare della Russia. Il sit-in è stato promosso dal gruppo Più Europa Napoli e vedrà la partecipazione di rappresentanti della comunità ucraina napoletana, ma anche di ucraini che risiedono e lavorano nelle altre province della Campania.

«Preghiamo ogni giorno, il nostro popolo sta vivendo un grande dolore, ogni giorno muoiono tante persone innocenti, non solo militari», racconta all'Adnkronos padre Taras Zub, cappellano della comunità ucraina greco-cattolica di rito bizantino di Napoli, che domani sarà presente alla manifestazione di piazza Dante. «Sarà una manifestazione per la pace non solo in Ucraina, ma in tutto il mondo. Questa guerra non riguarda solo l'Ucraina ma tutta l'Europa».

La comunità ucraina a Napoli si è subito adoperata per inviare aiuti economici e materiali nel loro Paese d'origine; la raccolta è coordinata dall'Esarcato apostolico in Italia, riferimento per gli ucraini di fede greco-cattolica : «Inviamo aiuti e soldi per i militari e gli innocenti che sono in ospedale», spiega padre Taras Zub, che non nasconde l'apprensione sua e dei suoi connazionali per le notizie che arrivano dall'Ucraina: «Cerchiamo di avere dai nostri familiari e amici notizie e informazioni su quanto sta avvenendo, ma la situazione cambia davvero ogni giorno, anzi ogni ora».

Anche i sindacati della Campania, Cgil, Cisl, Uil, condannano «senza alcuna remora la vile aggressione della Russia nei confronti del popolo ucraino, perpetrata in palese violazione del diritto internazionale e in spregio di qualunque tentativo di soluzione diplomatica a più riprese offerta». Per questo «invitano l'Italia, l'Unione Europea e l'intera comunità internazionale ad una ferma e determinata azione congiunta per addivenire alla immediata cessazione di questa barbarie ed al ripristino dello Stato di diritto, al fine di evitare ulteriori spargimenti di sangue e vittime innocenti, oltre alle inevitabili conseguenze che il conflitto ingenererà in Europa e nel resto del mondo.

La pace ed il dialogo, faticosamente costruiti dal Dopoguerra ad oggi, devono continuare a rappresentare i principi fondanti del vivere comune nel nostro e negli altri continenti, a garanzia delle libertà e della dignità di ogni persona», aggiungono i sindacati. «Si sollecita pertanto la società civile a compattarsi intorno ad iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione che rimettano al centro il valore della democrazia e del rispetto degli altri quali fondamenta imprescindibili su cui edificare il nostro futuro».

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Il Mattino