Universiadi Napoli 2019 un anno dopo, impianti ok dal San Paolo alle piscine: «Abbiamo vinto la sfida»

Universiadi Napoli 2019 un anno dopo, impianti ok dal San Paolo alle piscine: «Abbiamo vinto la sfida»
Un pallone infiammato come ultimo tedoforo, accarezzato dal tiro a giro di Lorenzo Insigne che fa accendere il vesuvio costruito davanti alla curva B. Un anno è passato...

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Un pallone infiammato come ultimo tedoforo, accarezzato dal tiro a giro di Lorenzo Insigne che fa accendere il vesuvio costruito davanti alla curva B. Un anno è passato dalle Universiadi napoletane. Realizzate a tempo di record. In dieci mesi riportati alla vita impianti che attendevano un restyling da oltre vent'anni. Ed oggi, a dodici mesi di distanza, Napoli può celebrare il suo ruolo di capitale dello sport italiano grazie anche a quegli investimenti. Vinta la scommessa della Regione, dell'Aru di Gianluca Basile e Flavio De Martino, ma sopratutto della gestione degli impianti partenopei. Farli vivere era la scommessa più grande. A un anno di distanza godono tutti di ottima salute


Per celebrare il successo regionale, festa grande alla Stazione Marittima oggi alle 17. Sergio Roncelli. presidente Coni della Campania, e Mario Zaccaria, presidente Ussi Campania, alla presenza di Vincenzo De Luca, festeggeranno la ricorrenza premiando i presidenti regionali delle federazioni sportive coinvolti nelle Universiadi, e i vertici dell'Aru con cui il Coni ha collaborato. Nell'occasione De Luca presenterà il report ufficiale Universiade Napoli 2019. Attesa anche notizia sulla consegna delle attrezzature da un anno chiuse nei magazzini regionali.
 
Dai venti milioni del San Paolo ai 6 della Scandone e del PalaVesuvio l'impiantistica napoletana gode di ottima salute. Il Covid ha dato un brusco stop a tutte le attività, ma oggi sulla pista di atletica del San Paolo si allenano quattro società di atletica con centinaia di ragazzini. Il San Paolo è praticamente l'impianto di atletica che sta messo meglio in tutta Italia. Ingenti i lavori di restyling con l'arrivo di nuovi sediolini, maxischermi che mancavano dagli anni 80, impianti di illuminazione futuristici. Rimessi a nuovo gli spogliatoi del Napoli e in futuro De Laurentiis ha avuto anche la promessa de De Luca di rinnovare il tunnel che porta dalla porta carraia fino agli spogliatoi. Come dire tutto nuovo di zecca. In ottima salute anche il PalaVesuvio per il quale sono stati spesi 6,3 milioni di euro e la Scandone. Nel primo caso la ginnastica l'ha fatta da padrona e in autunno proporrà tre gare di altissimo livello. Nel secondo il Comitato Regionale della Fin, informa il consigliere Peppe Esposito, sta utilizzando la seconda piscina, quella del warm up per gli atleti di interesse nazionale, nuoto, pallanuoto, salvamento e fondo. Riservato anche alla pallanuoto con le squadre di A1 e A2 prima squadra e attività giovanile nazionale. Nella speranza che, rivedendo le tariffe, si possa tornare tutti alla Scandone.
 
Anche i nodi gestione sembrano essere risolti. Il futuro della Piscina Scandone sarà un mix Federnuoto-Comune laddove la gestione sarà della Federazione per farne un centro tecnico con il Comune che non perderà la sua titolarità di decisione. La Federnuoto avrà anche la gestione di tutte le piscine della legge 219, quelle costruite post terremoto che versano in pessime condizioni: Secondigliano, Carlo Poerio, Prota Giurleo, via delle Repubbliche marinare, Scampia, Monfalcone. Al PalaVesuvio Comune protagonista ma la Federginnastica ha più volte chiesto di creare nel palazzetto un centro d'eccellenza per il sud Italia. Vivono di luce propria anche il Collana, dove la pista sta ospitando i centri estivi, il PalaBarbuto, dove la Ge.Vi. Napoli prova l'assalto alla serie A, il Virgiliano in attesa della recinzione ma con la pista ben praticata.


Ancora al palo il palaDennerlein di Barra. L'appalto di tre milioni avrebbe dovuto rimetterlo praticamente a nuovo. Ma la rescissione con la ditta appaltatrice ha lasciato tutto fermo e bisognerà ripartire da zero. «Siamo comunque soddisfatti - sottolinea l'assessore Ciro Borriello - gli impianti godono tutti di buona salute e a settembre riapriranno tutti nel migliore dei modi». Nuova vita anche per il caduti di Brema di Barra. Circa 800mila euro sono stati impiegati per il rifacimento del manto erboso e per l'impianto di illuminazione. Inoltre riqualificazioni delle mura perimetrali a completamento del restyling dell'impianto che ospiterà l'avventura in serie A della squadra femminile di calcio.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino