Era diventato il terrore delle vecchiette. In sella a una Vespa di colore chiaro, se ne andava per le vie della Napoli bene, da Posillipo a Chiaia e Mergellina, e con un solo...
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Sono in tutto sei gli episodi contestati e contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare notificata al 24enne in carcere a Poggioreale. Carmine Giordano era infatti già in cella per una rapina avvenuta il 19 gennaio e ieri ha ricevuto il nuovo provvedimento restrittivo. In calce l’accusa di rapina. Sceglieva le vittime tra le ottantenni che vedeva passeggiare nelle strade del centro o di Posillipo. La tecnica era sempre la stessa: Giordano, secondo la ricostruzione investigativa, girava in moto fino a incontrare la vittima che poteva fare al caso suo. A quel punto dava un’accelerata alla Vespa, affiancava la vittima e afferrava la tracolla strattonando la poveretta fino a impossessarsi della borsa e fuggire via. Secondo le accuse era talmente abile e spregiudicato da tornare anche due volte nella stessa zona nell’arco di una stessa giornata e provare a mettere a segno più scippi.
Il primo dicembre 2018, per esempio, avrebbe commesso due scippi a distanza di poche ore uno dall’altro e tutti e due nella zona tra Chiaia e Mergellina. Le vittime non sono mai riuscite a vederlo in volto, un po’ perché venivano sorprese alle spalle senza spesso neanche avere tempo di realizzare quel che stava accadendo e un po’ perché il rapinatore solitario agiva sempre con il volto coperto da un casco integrale. Fondamentali per le indagini sono state le attività investigative pure e le verifiche sui lettori di targa. È stato infatti a partire dalla targa della Vespa che si è arrivati all’indagato. Giordano è accusato di aver commesso uno scippo il 26 novembre scorso in via Giordano Bruno, uno in via Antonio D’Isernia il primo dicembre, un altro ancora, sempre il primo dicembre e sempre in via Giordano Bruno, e infine altri colpi a dicembre tra via Arangio Ruiz e viale Gramsci.
Tra dicembre e gennaio scorso, soprattutto in via Manzoni, si era diffusa la notizia della presenza di un rapinatore solitario che si aggirava con casco e scooter rubando le borse delle passanti. Era nata una vera psicosi, i residenti del quartiere si scambiavano messaggi per invitare a fare attenzione al cosiddetto “uomo nero” e il Mattino aveva raccolto le testimonianze di alcune vittime. L’arresto di Carmine Giordano apre l’interrogativo: è lui l’uomo nero? Gli inquirenti lo stanno verificando. Le indagini condotte dai carabinieri hanno finora ricostruito gli episodi di novembre e dicembre scorsi ma proseguono per accertare se il 24enne sia stato l’autore anche di altri borseggi.
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Il Mattino