Napoli, preso scippatore di vecchiette: ​potrebbe essere l'«uomo nero» di via Manzoni

Napoli, preso scippatore di vecchiette: potrebbe essere l'«uomo nero» di via Manzoni
Era diventato il terrore delle vecchiette. In sella a una Vespa di colore chiaro, se ne andava per le vie della Napoli bene, da Posillipo a Chiaia e Mergellina, e con un solo...

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Era diventato il terrore delle vecchiette. In sella a una Vespa di colore chiaro, se ne andava per le vie della Napoli bene, da Posillipo a Chiaia e Mergellina, e con un solo obiettivo: rubare la borsa alle passanti. A marzo scorso fu arrestato per una rapina ma è con le indagini svolte in questi mesi dai carabinieri che si è arrivati a ipotizzare che sia lui il rapinatore che terrorizzava le vecchiette della Napoli bene, il borseggiatore seriale che sceglieva come vittime solo donne ottantenni. Si tratta di Carmine Giordano, 24 anni del rione Stella. Deve rispondere di una serie di rapine avvenute tra novembre e dicembre scorsi.

 
Sono in tutto sei gli episodi contestati e contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare notificata al 24enne in carcere a Poggioreale. Carmine Giordano era infatti già in cella per una rapina avvenuta il 19 gennaio e ieri ha ricevuto il nuovo provvedimento restrittivo. In calce l’accusa di rapina. Sceglieva le vittime tra le ottantenni che vedeva passeggiare nelle strade del centro o di Posillipo. La tecnica era sempre la stessa: Giordano, secondo la ricostruzione investigativa, girava in moto fino a incontrare la vittima che poteva fare al caso suo. A quel punto dava un’accelerata alla Vespa, affiancava la vittima e afferrava la tracolla strattonando la poveretta fino a impossessarsi della borsa e fuggire via. Secondo le accuse era talmente abile e spregiudicato da tornare anche due volte nella stessa zona nell’arco di una stessa giornata e provare a mettere a segno più scippi.

Il primo dicembre 2018, per esempio, avrebbe commesso due scippi a distanza di poche ore uno dall’altro e tutti e due nella zona tra Chiaia e Mergellina. Le vittime non sono mai riuscite a vederlo in volto, un po’ perché venivano sorprese alle spalle senza spesso neanche avere tempo di realizzare quel che stava accadendo e un po’ perché il rapinatore solitario agiva sempre con il volto coperto da un casco integrale. Fondamentali per le indagini sono state le attività investigative pure e le verifiche sui lettori di targa. È stato infatti a partire dalla targa della Vespa che si è arrivati all’indagato. Giordano è accusato di aver commesso uno scippo il 26 novembre scorso in via Giordano Bruno, uno in via Antonio D’Isernia il primo dicembre, un altro ancora, sempre il primo dicembre e sempre in via Giordano Bruno, e infine altri colpi a dicembre tra via Arangio Ruiz e viale Gramsci.


Tra dicembre e gennaio scorso, soprattutto in via Manzoni, si era diffusa la notizia della presenza di un rapinatore solitario che si aggirava con casco e scooter rubando le borse delle passanti. Era nata una vera psicosi, i residenti del quartiere si scambiavano messaggi per invitare a fare attenzione al cosiddetto “uomo nero” e il Mattino aveva raccolto le testimonianze di alcune vittime. L’arresto di Carmine Giordano apre l’interrogativo: è lui l’uomo nero? Gli inquirenti lo stanno verificando. Le indagini condotte dai carabinieri hanno finora ricostruito gli episodi di novembre e dicembre scorsi ma proseguono per accertare se il 24enne sia stato l’autore anche di altri borseggi.
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Il Mattino