Caos nel porto di Ischia, il vento forte fa urtare due traghetti

Caos nel porto di Ischia, il vento forte fa urtare due traghetti
Corse di aliscafi soppresse e ritardi biblici nei collegamenti con la terraferma. E ancora, spiagge deserte e traffico veicolare in tilt su tutta l’isola con in più...

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Corse di aliscafi soppresse e ritardi biblici nei collegamenti con la terraferma. E ancora, spiagge deserte e traffico veicolare in tilt su tutta l’isola con in più – beffa che si aggiunge al danno – il danno ambientale causato dallo sversamento abusivo di liquidi inquinanti lungo un tratto del litorale di Ischia. È questa in sintesi la cronaca della domenica nera vissuta dall’isola verde. Colpa della forte ondata di maltempo che si è abbattuta sul golfo di Napoli condizionando la regolarità di arrivi e partenze per migliaia di turisti e villeggianti.

 
Violenti temporali ma soprattutto il vento di libeccio hanno messo in crisi il sistema dei trasporti marittimi già dalle prime ore dell’alba di ieri. Le prime a fermarsi sono state le compagnie che gestiscono i collegamenti veloci. Alilauro e Snav hanno soppresso il 90% delle corse da e per Napoli Beverello. E così ha fatto anche la Caremar. A viaggiare, solo i traghetti, presi ovviamente d’assalto e che hanno fatto registrare comunque, a causa delle cattive condizioni del mare, fino a due ore di ritardo nelle tabelle orarie di navigazione.

Nel porto di Ischia poi, in mattinata la nave «Giulia D’Abundo» della Medmar, mentre si staccava dalla banchina, a causa di una improvvisa folata di vento che l’ha fatta scarrozzare, ha strusciato la sua fiancata destra contro la prora della «Lady Carmela» della Gestur, non procurando per fortuna gravi danni. Un imprevisto che ha fatto perdere però altro tempo prezioso a entrambe le imbarcazioni.

Peraltro proprio la nave della Gestur sempre ieri è finita nel mirino dei Verdi che con la rappresentante isolana Maria Grazia Urraro e il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli hanno denunciato la pessima praticabilità del bagno che a bordo della nave è destinato ai portatori di handicap. Rubinetto del lavandino rotto, materiali vari fra cui anche detersivi accatastati alla rinfusa nella toilette destinata ai diversamente abili, questo è bastato a far scattare la protesta di alcuni viaggiatori che poi è stata amplificata dai Verdi e portata all’attenzione delle autorità.

Ma l’affollamento alle banchine di imbarco non è stata l’unica nota caotica di questa giornata contrassegnata da acquazzoni e mareggiate lungo la costa isolana. Il maltempo ha costretto centinaia di barche e yacht a restare ormeggiati all’interno dei porti turistici. E le spiagge, soprattutto quelle più importanti ed estese dell’isola, sono andate praticamente deserte. Turisti e villeggianti si sono quindi riversati nei centri urbani ma anche sulle strade di collegamento, dove si sono registrati elevati picchi di traffico veicolare che a loro volta hanno rallentato e messo in difficoltà i collegamenti interni dei bus del servizio pubblico e le navette dei privati che gestiscono i transfer dei turisti per gli oltre 300 alberghi dell’isola.


Quindi per tutta la giornata, al disagio di arrivi e partenze rallentati (o addirittura annullati e posticipati a oggi) sulle vie del mare, si sono andati ad aggiungere altri disagi dovuti alla percorrenza sulle strade dell’isola. L’attentato all’ambiente che si è poi verificato sul lido d’Ischia all’altezza del canalone di scarico del Rio Corbore, è arrivato a metà giornata come una pessima ciliegina sulla torta. «Qualche delinquente – ha denunciato con tanto di riprese video l’ambientalista ischitano Gianni Vuoso – ha approfittato del maltempo e dei temporali, per scaricare nel canalone pluviale, e quindi poi in mare, praticamente sul lido di Ischia, ingenti quantità di olii esausti». In un dettagliato esposto consegnato al comandante della Guardia Costiera di Ischia, Andrea Meloni, Vuoso ipotizza si tratti di olii di motore e punta il dito contro una officina meccanica.
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Il Mattino