Va a firmare in caserma poi deruba il carabiniere

Va a firmare in caserma poi deruba il carabiniere
Quando si dice un delinquente incallito. Dopo aver firmato presso la caserma dei carabinieri, misura cautelare per un furto commesso insieme al padre a Padova lo scorso 6...

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Quando si dice un delinquente incallito. Dopo aver firmato presso la caserma dei carabinieri, misura cautelare per un furto commesso insieme al padre a Padova lo scorso 6 settembre, ha rubato il borsello da moto del militare che lo aveva fatto firmare. Un furto commesso nel cortile della caserma di Grumo Nevano, dove era posteggiato il mezzo a del carabiniere in servizio. Cosimo Castaldo, 22 anni, ma già tanti precedenti penali, mezz'ora dopo la scoperta del furto è stato arrestato alle Vele di Scampia dai militari di Grumo Nevano, diretti dal maresciallo Antonino Bruno, che hanno anche recuperato il bottino: ora il giovane è in attesa di essere processato per direttissima. Resta il «mistero» del gesto. Un atto assurdo, visto che gli spazi esterni della caserma sono videosorvegliati o magari uno sfregio, una sfida sfrontata nella eterna lotta tra guardie e ladri, oppure ancora un'impresa criminale di cui vantarsi con gli amici per aver rubato in casa dei carabinieri.


 

LA STORIA

L'insolita vicenda ha avuto inizio ieri pomeriggio, poco dopo le 18 quando Cosimo Castaldo ha bussato al citofono della caserma. La pratica della firma si è conclusa in una manciata di minuti e il 22enne ha pure salutato cordialmente il carabiniere che aveva assistito alla firma, e che di li a poco suo malgrado si sarebbe trovato nei panni di vittima del furto. Castaldo, uscendo dai locali della caserma, con un gesto rapido, si è impossessato del borsello da moto, poggiato sul sellino dello scooter e dentro il quale erano custoditi un paio di guanti da motociclista. Il carabiniere dopo aver terminato il servizio si è accorto della sparizione del borsello. In un primo momento ha pensato ad uno scherzo da caserma. Ma dopo aver chiesto ai colleghi se l'avessero preso o custodito da loro, ha capito che il borsello era stato rubato. Il militare si è precipitato a guardare le immagini delle telecamere di videosorveglianza che avevano ripreso le fasi del furto, commesso da Cosimo Castaldo. Una pattuglia di colleghi si è fiondata a Casandrino, dove ufficialmente è residente il ladro incallito, anche se di fatto risulta domiciliato nelle Vele di Scampia, ma il giovane non è stato trovato. E allora i militari hanno fatto tappa a Scampia dove ad aprire la porta ai carabinieri è stato lo stesso Cosimo Castaldo, che in silenzio ha riconsegnato ai militari il «bottino» del furto. Il 6 settembre scorso il 22enne era stato arrestato insieme al padre Cosimo, 51 anni, dai carabinieri di Padova, per il furto di alcune decine di batterie di un ripetitore telefonico, per un valore di cinquemila euro. Processato per direttissima, era stato «condannato» all'obbligo della firma.
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Il Mattino