Vaccini in Campania, primo traguardo: somministrato un milione di dosi

Vaccini in Campania, primo traguardo: somministrato un milione di dosi
Questione di ore e si taglierà il traguardo del milione di cittadini campani vaccinati. Ci sarebbe da tirare un sospiro di sollievo se non fosse per il numero dei morti:...

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Questione di ore e si taglierà il traguardo del milione di cittadini campani vaccinati. Ci sarebbe da tirare un sospiro di sollievo se non fosse per il numero dei morti: ben 66 ieri, ed è il dato giornaliero più alto da dicembre. È il segnale che, nonostante gli sforzi, il Covid in questa regione è ancora nelle condizioni di mettere paura. Senza contare che scende sì la curva del contagio (9,3) ma la Campania rimane anche ieri tra le regioni con più positivi. 



In totale i vaccinati (dato di ieri alle 12 comunicato dalla Regione anche se la piattaforma ne comunica 971mila all’aggiornamento delle ore 19.30) sono stati 972.527 di cui 704.105 mila con la prima dose mentre 268.422 hanno ricevuto entrambe le somministrazioni (solo ieri i vaccinati sono stati 24.124). Insomma tra oggi e domani è previsto il traguardo del milione. Una soglia ideale che dovrebbe mettere al riparo da ansie e paure se non fosse per i morti e con i dati di ieri elaborati dall’Unità di Crisi: 1.358 i nuovi positivi registrati su 14.520 tamponi molecolari. Meno rispetto a due settimane fa quando il pallottoliere segnava costantemente sopra 2mila contagi giornalieri ma è pur sempre un numero alto. Tanto per avere un’idea siamo a 48 ore fa una delle regioni con il numero più alto, superati solo da Lombardia (2.569) e Piemonte con una novantina di casi in più rispetto alla Campania. Unico dato positivo la relativa calma leggera sul fronte dei posti disponibili: 149 posti in intensiva occupati (il giorno prima erano 160) con una disponibilità di 656.

Naturale, quindi, come in questo scenario si punti su un’accelerazione delle vaccinazioni. E, ancora, nell’attesa che non ci sia una battuta d’arresto sulle somministrazioni del vaccino Astrazaneca: l’Ema, infatti, starebbe per far partire una raccomandazione affinché si sconsigli questo vaccino a chi a meno di 60 anni. Naturale, quindi, si possa andare verso un rallentamento. 

Ad oggi la Campania riporta una copertura del 95,51 per cento per gli operatori sanitari, del 77,46 per gli over 80 (si sale all’89 per gli ospiti delle Rsa) dell’83,66 per cento di insegnanti e prof e dell’80 per le forze dell’ordine. Più indietro solo la fascia dei settantenni ferma al 40 per cento. Ma per palazzo Santa Lucia sono praticamente concluse le prime 2 fasi mentre per i settantenni nella fase iniziale del suo svolgimento. Colpa anche delle dosi in meno (circa 176 mila) arrivate in questa regione, diatriba innescata dal governatore De Luca da settimane, anche se nei prossimi giorni potrebbe esserci una ulteriore accelerazione sulle somministrazioni. Due giorni fa, infatti, sono arrivate in Campania oltre 107mila dosi di vaccino Pfizer mentre il 2 e 3 aprile è stato il turno di 34.500 dosi di Moderna e ben 122.700 di Astrazaneca. Anche per questo la Campania nello scorso fine settimana è volata in cima alle somministrazioni: tra il venerdì Santo e il lunedì di Pasquetta iniettati oltre 28mila vaccini mentre alcune regioni si sono fermate a poche centinaia. 

Per palazzo Santa Lucia si apre quindi il mese nevralgico e in 30 giorni si potrebbe raggiungere «il punto di equilibrio fra vaccini disponibili e fabbisogno globale dei soggetti rientranti in fase 3. A quel punto si potrà aprire una fase 4», dice infatti ieri il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola. Poi, a questo punto, ci potrebbe essere il cambio di passo e mettere in parallelo ai vaccini per i sessantenni anche le somministrazioni per il comparto turistico delle isole. Progetto deluchiano che ha scatenato ieri diverse polemiche anche a sinistra (vedi gli attacchi di Cgil, Pd e Anci oltre a diversi primi cittadini democrat) ma che il governatore conta di superare con il vaccino russo Sputnik di cui ha chiuso un pre-contratto per circa 3,5 milioni di dosi. 

Ma qui, sul siero russo, la strada deluchiana si mette improvvisamente in salita. Perché siamo lontani ancora dall’approvazione se ieri l’Ema ha annunciato ufficialmente di aver avviato solo la «rolling review» dello Sputnik. Ovvero, per ora, solamente valutare le risorse disponibili e un analisi sulle «good clinical practice» e sui trial che hanno permesso di valutare i risultati attraverso ispezioni in Russia. Puntualizzazione di ieri del direttore esecutivo dell’agenzia europea del farmaco Ema, Emer Cooke, anche se il fronte di chi prenota lo Sputnik si allarga: il governatore della Baviera Markus Soeder ha firmato un contratto per pdi pre-acquisto per 2,5 milioni di dosi. Ed è il primo land in Germania a muoversi su questa strada. 

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Il Mattino