Vaccino Covid in Campania, in arrivo seicentomila dosi: è pronto un esercito di vaccinatori

Vaccino Covid in Campania, in arrivo seicentomila dosi: è pronto un esercito di vaccinatori
È l’ora della vaccinazione di massa: in Campania l’annunciato aumento delle consegne sta diventando realtà. A fare da apripista c’è Pfizer...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

È l’ora della vaccinazione di massa: in Campania l’annunciato aumento delle consegne sta diventando realtà. A fare da apripista c’è Pfizer che ieri ha consegnato 121.680 dosi a fronte di massimo 50 mila a settimana distribuite finora alle Asl. La prossima settimana saranno 72.540 per tornare a salire a quota 107.640 dal 5 aprile. Anche gli altri produttori di vaccini sono pronti alla sfida e di AstraZeneca sono state stipate nei frigoriferi, lunedì scorso, 54.500 dosi che dal 29 marzo diventeranno 84.700. Resta indietro solo Moderna, il più maneggiabile per le somministrazioni domiciliari agli anziani per via della conservazione in normali frigoriferi: ieri ne sono arrivate 23.300 dosi e ad aprile si aggiungerà anche Johnson & Johnson. Ma riempire gli arsenali non è sufficiente senza un esercito di vaccinatori, necessario raggiungere le 50mila somministrazioni giornaliere, quelle che servono per centrare l’obiettivo di immunizzare la gran parte della popolazione campana entro l’anno.  

La Regione ha stretto un accordo con i Medici di famiglia per le vaccinazioni di prossimità, (studio, domicilio o in subordine nei punti vaccinali delle Asl). Questi medici sono in totale 4.200: un terzo vaccinerà presso le proprie strutture, un altro 30 per cento presso le Asl e il resto è disponibile solo a fornire i dati dei pazienti. Ci sono poi i pediatri, circa 800, gli specialisti dei distretti (circa 2 mila) già convocati in Regione per definire le modalità operative e, infine, la quota di medici e infermieri reclutati dal bando nazionale avviato dall’ex commissario Domenico Arcuri. La Campania ha chiesto 1.500 unità da dispiegare nelle prime linee, finora ne sono stati immessi in servizio (da 10 giorni) 262. Ne devono arrivare altri 1.200 «ma è numero ipotetico - fanno sapere dalla Regione - dipende da quanti vaccini arrivano». 

Per ora si attinge a una prima assegnazione di 290 unità. Da oggi si parte con il reclutamento degli specializzandi chiamati a prestare alcuni turni (12-18 ore ore a settimana) in exta-orario rispetto alla formazione. Si parla di circa 3 mila dottori. Ma il serbatoio è molto più ampio: in attesa ci sono gli odontoiatri (circa 5 mila in Campania) non ancora chiamati all’appello e altri 1.613 farmacisti con cui invece è stata definita una bozza di accordo (ieri ultima rifinitura) di cui circa 300 già formati che potrebbero partire con le prime punture già dalla prossima settimana. Napoli

Una macchina poderosa da articolare sui territori delle varie Asl: a Napoli finora si è arrivati a circa 2.400 punture al giorno alla Mostra (che ha una potenzialità di 5 mila) a cui si è aggiunto il punto vaccinale della Stazione Marittima. Ieri sono arrivare quasi 20 mila dosi e sono pronti a partire gli altri due punti strategici della città (Madre e Fagianeria del Bosco di Capodimonte). Qui ci sono 168 dottori vaccinatori a domicilio o presso lo studio (oggi è in programma un breve corso di formazione e domani si inizia a vaccinare). Altri 191 sono a disposizione per lavorare al fianco dei medici della Asl, in 141 caricheranno solo i dati sulla piattaforma e 65 non hanno risposto e saranno segnalati al consiglio di disciplina. Assicureranno la capillarità delle somministrazioni ai 18 mila fragili già in piattaforma. Un lavoro in progress anche a Napoli 3 sud, la prima ad avviare in maniera sperimentale accordi sia con i medici di famiglia (hanno aderito in 350) sia con i pediatri di base (90 su 155). Anche qui si aspettano i rinforzi: del contingente Arcuri hanno preso servizio circa una quarantina tra medici e infermieri. A Napoli nord al momento hanno dato la disponibilità per vaccinare a domicilio 84 medici di famiglia, 179 presso le strutture aziendali. Entro il prossimo 27 marzo si avrà il quadro completo. Affiancheranno 200 medici Usca per portare da 3 mila a 5 mila le dosi giornaliera, a regime, arriveranno a 8mila. 

A Salerno la potenzialità attuale è di circa 3600 dosi al giorno in 42 postazioni (da portare a 70) più due track mobili per le zone svantaggiate (Roccadaspide e Cilento). A dare una mano finora soprattutto il personale della Protezio e civile e l’associazionismo locale. A Caserta il piano di potenziamento dei box vaccinali punta al raddoppio da 50 a 100 a cui corrisponderà il potenziamento dei medici e degli infermieri: un piano già studiato e messo a punto nei minimi dettagli. 



Ad Avellino tramite l’accordo raggiunto con medici di medicina generale sono stati reclutati 190 camici bianchi da impegnare nei 22 centri vaccinali della provincia, una ventina faranno le iniezioni anche presso i propri studi. Altri saranno a supporto delle Usca nelle vaccinazioni domiciliari (circa 5mila i prenotati over 80). L’Asl ha avviato due manifestazioni di interesse per reclutare sia infermieri sia amministrativi da inserire nelle sedi vaccinali. Infine Benevento: Gennaro Volpe, direttore generale dell’Asl di Benevento ha annunciato di essere pronto alla vaccinazione di massa, attivando punti vaccinali in grandi spazi come chiese, palestre e piazze. Qui non è ancora certo quale sia il numero dei medici di Medicina generale pronti a collaborare e nessuna certezza su altri rinforzi in arrivo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino