Vaccini a Napoli, 10mila “indecisi” recuperati con le telefonate a casa

Vaccini a Napoli, 10mila “indecisi” recuperati con le telefonate a casa
Assenze e rifiuti dopo la prenotazione in piattaforma: sono circa 10mila le persone che la Asl Napoli 1 ha recuperato su 25mila defezioni accumulate nel corso dell’ultimo...

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Assenze e rifiuti dopo la prenotazione in piattaforma: sono circa 10mila le persone che la Asl Napoli 1 ha recuperato su 25mila defezioni accumulate nel corso dell’ultimo mese, quasi l’equivalente di una fornitura di Pfizer di una settimana per l’intera Asl. Scettici, indecisi, poco informati, numeri di telefono errati: sono queste le principali motivazioni delle assenze registrate nell’ultimo mese agli appuntamenti con le vaccinazioni. «Con le telefonate abbiamo recuperato moltissimi assenti, serve aiuto per informare correttamente gli scettici - spiega il manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva - Un lavoro prezioso che è servito per capire le motivazioni a monte di tante assenze. Dalla nostra indagine conoscitiva emerge che i no-vax sono pochissimi. Tanti invece sono gli indecisi, assillati da dubbi e paure alimentati da informazioni errate e da fake che inondano i social».

«Sui non convinti, su quelli male informati dobbiamo porre la nostra massima attenzione - continua Verdoliva - per convincerli a proteggersi e a tutelare gli altri attraverso il dovere civico della vaccinazione. Oggi, che è vaccinato il 60 per cento della popolazione, sappiamo numeri alla mano che l’immunizzazione protegge e che soprattutto nelle età suscettibili alle conseguenze critiche dell’infezione, in chi ha più di 60 anni, si evita ricovero, terapia intensiva e decesso». Verdoliva, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele su Radio Crc Targato Italia, ha sottolineato l’importanza del contatto diretto, telefonico per il recupero degli assenti alla prenotazione: «Abbiamo messo in campo questa piattaforma rivolta agli assenti (che sono 25mila) e con le telefonate abbiamo recuperato il 40% degli indecisi (10mila circa) riconvocandoli uno a uno. Stiamo chiamando anche gli assenti della seconda dose. In questo caso le motivazioni delle assenze vanno da un impegno imprevisto ai numeri di telefono sbagliati e altre regioni tecniche di questo tipo». 

Per convincere gli scettici, dunque, è fondamentale l’importanza della prossimità e della facilità di accesso. Ed è per questo che le attività dei distretti territoriali di base, dove si accede liberamente dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18 senza prenotazione e senza adesione sulla piattaforma, stanno registrando un boom crescente con circa mille vaccinazioni al giorno a cui si aggiunge il dato, sempre più ricco, delle immunizzazioni effettuate in farmacia che ormai oscillano dalle 300 alle 500 punture al giorno anche in questo caso con nessuna attesa e la comodità di effettuare la vaccinazione sotto casa. Farmacie che oggi, dopo aver smaltito le scorte di Johnson & Johnson, utilizzano prevalentemente Pfizer per tutte le fasce di età. Ci sono infine i medici di famiglia che tra critiche, attacchi e stigmatizzazioni indirizzati a chi, tra essi, si è tirato indietro per svolgere questa funzione sociale (300 su 500) per la quota di 200 medici vaccinatori in campo, contano da aprile a fine giugno 30mila prime dosi a studio e 5mila a domicilio e ora si va avanti anche per il periodo estivo anche se soprattutto per assicurare i richiami. La stessa filosofia che ha spinto la Asl Napoli 1 a collaborare, con un camper mobile, con la Asl di Salerno e l’Anci per portare dal 3 agosto le vaccinazioni nelle località turistiche della costiera amalfitana e cilentana. «I dati a Napoli su chi ha più di 50 anni e dunque più suscettibile alla malattia -conclude il manager - sono buoni. Per gli over 80 siamo all’80 per cento, per i 70-80enni copriamo oltre il 70% dei residenti e tra i 60-70enni il 65 della platea». In totale sono circa 60mila le persone ancora da vaccinare dai 60 anni in poi, 300mila considerando tutte le fasce d’età. Per gli under 50 mancano ancora migliaia di persone. 



Infine ci sono le opportunità degli Open-day che possono cogliere i ritardatari che restano in città: dopo le circa 300 inoculazioni effettuate ieri sulle 1500 programmate alla Stazione marittima oggi si replica nell’ex Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte con prenotazioni sulla piattaforma regionale che non fanno però registrare particolari picchi. Una tornata che si chiude domani nell’hub di Capodichino e martedì alla Mostra d’Oltremare. Occasioni da cogliere al volo prima che scatti l’obbligo del green pass il 6 agosto.
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Il Mattino