Vaccino Covid ai pazienti fragili, prime iniezioni all'ospedale Cardarelli di Napoli

Vaccino Covid ai pazienti fragili, prime iniezioni all'ospedale Cardarelli di Napoli
È partita oggi la vaccinazione contro il Covid-19 dei pazienti fragili all'ospedale Cardarelli di Napoli. Nella tendostruttura alle spalle del pronto soccorso,...

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È partita oggi la vaccinazione contro il Covid-19 dei pazienti fragili all'ospedale Cardarelli di Napoli. Nella tendostruttura alle spalle del pronto soccorso, già usata per le dosi ai sanitari dell'ospedale, vengono vaccinati i pazienti con elevata fragilità in carico alle unità operative e i centri di riferimento dell'azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli che, quindi, non hanno avuto bisogno di prenotarsi o di chiedere ai propri medici di essere inseriti in piattaforma, visto che sono già seguiti dall'ospedale. 

Ad occuparsi dell'intero percorso è il personale del Cardarelli che convoca i pazienti in base a criteri anagrafici e a criteri di maggiore rischio in caso di contagio proprio a causa della patologia in questione. Un programma in linea con il piano vaccinale messo in campo dalla Regione Campania e con la forte connotazione assistenziale dell'azienda ospedaliera partenopea sul piano della cura di pazienti fragili e con cronicità.

«I pazienti fragili - dice il direttore generale del Cardarelli Giuseppe Longo - hanno bisogno di un percorso specifico, adeguatamente monitorato dai nostri medici, che sono poi gli stessi che nel quotidiano seguono l'evolversi della patologia. Proprio per questo conoscono molto bene i pazienti, il loro stato di salute al momento della vaccinazione e le terapie che stanno seguendo». 

Oggi, ad aprire il programma di vaccinazione riservato ai grandi fragili, sono stati i pazienti affetti da sclerosi multipla. A questi si aggiungeranno già nei prossimi giorni i pazienti con diabete, malattie autoimmuni e immunodeficienze primitive, scompenso cardiaco, oncoematologici, pazienti con disabilità, fibrosi cistica e pazienti trapiantati. «Per tutti questi pazienti - spiega il direttore sanitario Giuseppe Russo - poter contare su una reale presa in carico è essenziale, e la vaccinazione anti Covid è parte integrante di questa presa in carico. È inoltre un motivo di maggiore serenità quello di sapere di essere vaccinati da medici e in strutture che ben conoscono». 

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Il Mattino