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Danni per oltre 80 mila euro in un bene confiscato (un appartamento) assegnato al Comune di Quarto. Il sindaco Antonio Sabino e i funzionari comunali hanno denunciato la vandalizzazione dei locali, dei bagni in particolare, presi letteralmente a martellate dai malviventi.
Il bene, ubicato nel centro del comune flegreo, fu confiscato a un pregiudicato ritenuto affiliato al clan Grassi di Soccavo.
«Esprimiamo ferma condanna per quanto accaduto e la massima solidarietà all'amministrazione comunale di Quarto. Giù le mani dai beni confiscati», così don Tonino Palmese ed Enrico Tedesco, rispettivamente presidente e segretario generale della Fondazione Polis della Regione Campani.
«Abbiamo già preso contatti con il Comune - affermano in una nota - e ci siamo resi disponibili a promuovere un incontro con il sindaco e l'assessore ai beni confiscati per fornire un aiuto operativo, sulla base delle nostre possibilità, dopo aver partecipato, pochi giorni fa, all'inaugurazione dell'albergo solidale che ha sede nelle ville confiscate al clan Polverino. Occorre la più ampia sinergia per restituire a nuova vita i beni sottratti ai boss e noi siamo pronti a fare la nostra parte, anche ponendo l'esempio di Quarto all'attenzione dei tavoli istituzionali nazionali dedicati al tema della confisca, in cui la Campania, attraverso la Fondazione Polis, rappresenta tutte le Regioni del Centro Sud».
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