«È la città che vince, sono queste le ruspe che ci piacciono». Lo ha detto sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenendo a Scampia alla...
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«Ha vinto anche la voglia di abbattere quell'immagine che qui era Gomorra e camorra», ha proseguito de Magistris annunciando una telefonata del ministro Barbara Lezzi: «Appena ho messo un post sui social sull'abbattimento della Vela ho ricevuto tante telefonate e tra le prime quella della ministra Lezzi che mi ha detto che il governo è pronto a mettere risorse aggiuntive».
La demolizione della Vela Verde del quartiere napoletano di Scampia rientra nel più ampio piano denominato «Restar Scampia», approvato due anni fa dal Comune di Napoli. Il progetto prevede un impegno economico di 4 milioni e 300mila euro per le tre Vele da abbattere (ovvero le Vele A) C) D). Per la riqualificazione ad alloggi temporanei nella Vela B) saranno stanziati e spesi 15.000.000 (che successivamente sarà destinata ad ospitare uffici pubblici mentre un milioni di euro sarà impegnato per la sistemazione delle aree esterne. Un progetto dal costo complessivo di 27 milioni euro, di cui 9 finanziati dal Comune di Napoli con il Pon metro1420 dell'Ue. Nella legge finanziaria dello Stato relativa al 1993 vengono stanziati per la prima volta i fondi per le Vele: si tratta di 120 miliardi di lire a quali si aggiungeranno 40 miliardi di lire stanziati dalla Regione Campania.
La prima delle sette Vele viene abbattuta nel 1995. Al momento all'interno delle Vele vivono ancora più di 300 nuclei familiari mentre gli altri sono stati trasferiti in alloggi realizzati in palazzine realizzate sempre nello stesso quartiere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino