Asl Napoli 1, minacce a Verdoliva: «Hanno citofonato a casa nella notte ma non sono uomo del malaffare»

Asl Napoli 1, minacce a Verdoliva: «Hanno citofonato a casa nella notte ma non sono uomo del malaffare»
Minacce e offese al direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, che ha denunciato «l’azione vile» messa a segno da ignoti che, alle 3 di notte hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Minacce e offese al direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, che ha denunciato «l’azione vile» messa a segno da ignoti che, alle 3 di notte hanno citofonato al suo portone di casa. «Sono un uomo pubblico, se qualcuno ha qualcosa da dirmi può farlo, le porte del mio ufficio sono aperte, ma non tollero che venga attaccata la mia sfera privata e la mia famiglia» ha raccontato il manager questa mattina, ai microfoni della trasmissione Barba&Capelli in onda su Radio Crc. «Questi individui sono dei vigliacchi che, nascondendosi dietro l’anonimato, non hanno il coraggio di prendersi le responsabilità delle proprie azioni», ha continuato il direttore dell’Asl facendo riferimento «a un servizio televisivo andato in onda su una rete Rai, quindi una Tv pubblica, che ha mostrato le immagini del portone di casa mia».


LEGGI ANCHE Coronavirus a Napoli, intervista a Verdoliva 

L’affondo nei confronti della trasmissione “Report” proseguirà per vie legali, come ha annunciato Verdoliva. «Dopo 28 anni di lavoro, non ci sto a essere dipinto come uomo del malaffare e soprattutto, è grave che una tv di Stato possa mandare le immagini del mio portone di casa in barba alle leggi sulla privacy - ha sottolineato - Potrei anche aver sbagliato nel prendere delle decisioni ma non ci sto ad essere messo alla berlina». L’episodio delle minacce e delle ingiurie comunicate via citofono, non è l’unico che il manager riferisce di aver denunciato in un momento particolarmente delicato per via delle inchieste della Procura della Repubblica di Napoli riguardo il possibile commissariamento dell’Asl per infiltrazioni camorristiche, ora al vaglio del ministero dell’Interno in piena fase istruttoria.
 

«Sono concentrato e lucido perché continuo a perseguire il mio impegno in azienda mentre lascio fare il resto agli avvocati - ha dichiarato Verdoliva - Non sono un eroe e magari neanche il miglior professionista che ci sia ma, ribadisco, non sono un uomo del malaffare e dopo 28 anni di impegno non ci sto ad essere strumentalizzato». Il direttore Asl ha gettato acqua sul fuoco anche in merito alle polemiche riguardo il legame politico con il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. «Stimo e credo nell’uomo De Luca e anche nel suo ruolo di presidente ma non sono mai stato l’uomo di nessuno - chiarisce - Basti pensare che sono stato nominato commissario da Bassolino e ho avuto la fiducia di Caldoro per cinque anni, quindi sono semplicemente un uomo del fare e mi considero al servizio di questa città». «Soffro di una malattia, la “Napolitudine”- ha concluso – credo in questa città e non la lascio in mano a personaggi di basso profilo».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino