La leader di FdI corre per il candidato Dem: è bagarre

Il centrodestra appoggia Izzo ma la Giaccio dà il sostegno a Morra

Teresa Giaccio
Il giorno del ballottaggio si avvicina e gli animi - dopo una prima parte di campagna elettorale segnata dalla noia - si surriscaldano. Matteo Morra, candidato sostenuto da sei...

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Il giorno del ballottaggio si avvicina e gli animi - dopo una prima parte di campagna elettorale segnata dalla noia - si surriscaldano. Matteo Morra, candidato sostenuto da sei liste, e Michele Izzo, supportato da quattro liste, si sono confrontati a più riprese in questi giorni. Morra, esponente del Pd, in passato assessore della giunta Perrotta, ha spinto molto sul tasto «della competenza e dell'esperienza amministrativa». Il vicepreside della Socrate, dal canto suo, punta l'indice proprio contro le vecchie gestioni amministrative, ritenute «responsabili dello sfacelo che ha investito il Comune e la città».

Gli ultimi giorni di campagna elettorale riservano sorprese anche sul fronte dei sostegni trasversali e inattesi. In casa Fratelli d'Italia le maggiori polemiche: il partito della Meloni si scaglia apertamente contro Teresa Giaccio, leader locale di Fdi ed esponente di punta dello schieramento di centrodestra, per l'appoggio che avrebbe garantito al ballottaggio al candidato dem Matteo Morra, e contro l'altro consigliere neo eletto di Fdi, Carmine Carandente. Mentre per ora Giaccio non replica, Carandente è chiaro: «I nostri elettori hanno piena fiducia in noi - sottolinea il fedelissimo di Giaccio - e voteranno la persona giusta indicata da noi. Non guarderanno il colore politico». Poco dopo ecco la nota al calor bianco firmata dal circolo locale di Fdi. «I consiglieri Giaccio e Carandente non ci rappresentano - si legge - Fratelli d'Italia non può in alcun modo sostenere un candidato del Pd. Valutiamo provvedimenti drastici». Anche Mario Sansone, da sempre vicinissimo al coordinatore provinciale Michele Schiano di Visconti, aveva tuonato in precedenza: «Giaccio va espulsa dal partito». Giaccio, eletta consigliera con 842 preferenze (un record per il territorio), era finita nel mirino anche di altri settori del centrodestra che hanno sposato fin da subito la candidatura Izzo, per aver affisso il manifesto di Morra sulla parete della propria abitazione.

Un clima che si infiamma, dunque. Per Morra si sono schierati da tempo i consiglieri regionali Giovanni Porcelli, ex sindaco di Mugnano, e Pasquale Di Fenza. Entrambi hanno appoggiato il candidato dem non solo con attestati di stima, ma contribuendo a formare due liste, Demos e il Centro democratico.

Izzo invece ha incassato l'appoggio di due big di Forza Italia, Fulvio Martusciello e Annarita Patriarca: «Il professor Michele Izzo è il profilo ideale per la carica di sindaco di Marano - scrivono in una nota - una persona di grandi competenze e capacità. La sua elezione rappresenta l'occasione per il riscatto». Lo stesso candidato ha poi rilanciato, attaccando l'avversario: «I professionisti della cementificazione sono tutti con Morra. L'obiettivo è chiaro: mettere le mani sul nuovo piano urbanistico comunale». Morra sul nuovo Puc si è più volte espresso: «Bisogna evitare che Marano diventi sempre più periferia di Napoli. Il nuovo Puc è un'opportunità soprattutto per le periferie, che dovranno essere dotate di servizi e infrastrutture finora mai viste». Stefania Fanelli, la candidata della sinistra più radicale, giunta terza dopo il primo round, intanto comunica che con Morra non si è formalizzato alcun accordo. «Non ci interessavano poltrone - spiega - volevamo un apparentamento per portare il perimetro della coalizione di Morra più a sinistra. La nostra sarà un'opposizione forte e costruttiva».
 

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Il Mattino