«Sono incomprensibili i tentennamenti del presidente De Luca sulle opportunità di realizzare l’ammodernamento ed il rinnovamento generazionale di tutta la...
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«La Campania non può rischiare – affermano le due categorie della Cisl – di restare l’unica regione in cui i navigator selezionati non possono prestare la propria attività in nome di un “no alla creazione di nuovo precariato” non sostenuto da iniziative concrete. Non si può rimandare ad un tavolo nazionale scelte e decisioni che spettano alla Regione e che non possono restare inevase in nome di una Vertenza Campania che la più importante istituzione locale dovrebbe contribuire a risolvere, piuttosto che continuare a proporre».
«Il contrasto a tutte le forme di precariato – aggiungono Medici e Barilà – richiede precise assunzioni di responsabilità da parte di tutti e a tutti i livelli, come da sempre sostenuto dalla Cisl che si è sempre resa disponibile ad accompagnare ogni percorso capace di generare lavoro e di rilanciare il territorio. Proprio su Anpal Servizi stiamo conducendo, insieme a Cgil e Uil, una estenuante trattativa per la stabilizzazione degli oltre 600 tra collaboratori e tempi determinati, di cui 44 in Campania; sarebbe un segnale importante da parte del Presidente De Luca avviare un confronto con le organizzazioni sindacali per provare a individuare una soluzione "territoriale" per la stabilizzazione di questi lavoratori. L’emergenza in cui versa la nostra regione e le difficoltà su mercato del lavoro, sulla sanità e sui livelli di assistenza impongono scelte immediate sulla stabilizzazione dei Lavoratori socialmente utili (744 dei circa 3.700 Lsu sono in carico proprio alla Regione Campania) e dei precari della Sanità, per i quali chiediamo con forza la riapertura immediata del tavolo istituzionale per riconoscere a tutti i lavoratori, compresi i somministrati, le medesime opportunità di accesso ai concorsi riservati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino