Torre del Greco. Rischio vulcanico, sismico e idrogeologico, aggiornato il piano di emergenza: ecco cosa fare in caso di calamità naturale. Dopo un'attesa durata oltre...
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Ma il documento più importante è senza dubbio la «Relazione sul rischio vulcanico» che detta le linee guida delle «fasi operative dei piani di allontanamento dalla Zona Rossa, di trasferimento e di accoglienza della popolazione nelle regioni e nelle province autonome gemellate». Il piano parte dall'analisi di Torre del Greco, una fotografia davvero impietosa del territorio cittadino: «Il centro urbano presenta criticità funzionali e le aree periferiche manifestano, soprattutto nell'ambito delle realizzazioni dell'edilizia economica e popolare, un deficit di dotazione d'attrezzature e servizi». E ancora critiche all'attuale situazione: «Accanto a episodi di pregevole valore storico e architettonico convivono strutture residenziali poco considerevoli. Inoltre non sono pochi i fabbricati edificati in difformità dalla licenza edilizia».
Da qui le difficoltà di un'eventuale evacuazione che avverrà in due fasi, una di preallarme e una di allarme. «Durante la fase di preallarme la Zona Rossa sarà progressivamente presidiata dai soccorritori. Le famiglie che dispongono di una possibilità di sistemazione alternativa al di fuori della zona a rischio potranno allontanarsi volontariamente con mezzo proprio, dopo averlo comunicato alle autorità comunali».
Invece, durante la fase di allarme «si procederà all'allontanamento di tutti i cittadini della Zona Rossa ancora presenti nell'area a rischio nell'arco di 72 ore». In questa fase Torre del Greco sarà suddivisa in 19 «Aree di evacuazione»: a ognuna verrà associata un'«Area di Attesa» presso la quale la popolazione dovrà recarsi, in attesa dei soccorsi. Da evacuare ci sono 85mila e 173 torresi su un territorio di 22 chilometri quadrati. Le Aree di Attesa individuate sono 18: via Calastro nella sede della Protezione Civile, piazza della Repubblica, il parcheggio di via Marconi, la Villa Comunale, piazza Santa Croce, piazza Luigi Palomba, via Circumvallazione, il parcheggio La Salle, via Nazionale in zona mercato, via Litoranea inizio del lungomare, via Ponte della Gatta, la Biblioteca Macrina, il parcheggio di viale Europa all'ingresso delle Officine ferroviarie e quello di via Prota. La destinazione ultima è il casello autostradale, dove poi i torresi partiranno alla volta delle regioni vicine. Il piano prevede anche l'apertura di cancelli di accesso alla città, presidiati in fase di allarme dalle forze dell'ordine: lo scopo è disciplinare il deflusso e di impedire il rientro dei non autorizzati nella Zona Rossa. I cancelli saranno in viale del Commercio, corso Vittorio Emanuele, via Alessandro Rossi, via Casacampora, via Benedetto, viale delle Mimose, via Enrico De Nicola, via Monti di Resina, via Montagnelle angolo Via Fossa della Monaca, via Nuova Trecase (confine est), via Pastore Raffaele, via Nazionale (confine est) e su via Prota (confine est).
L'aggiornamento del Piano di Protezione Civile sarà presentato ufficialmente alla città il prossimo 22 novembre. Poi per cittadini e addetti ai lavori partiranno corsi di formazione per imparare ad attuare le linee di evacuazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino