Via Marina, cantiere eterno si lavorerà fino a settembre

Via Marina, cantiere eterno si lavorerà fino a settembre
Il tir gigantesco sfriziona per mettersi un millimetro davanti alla tua minuscola auto, guadagnare spazio e infilarsi nel fiume d’auto che s’inoltra dentro Napoli....

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Il tir gigantesco sfriziona per mettersi un millimetro davanti alla tua minuscola auto, guadagnare spazio e infilarsi nel fiume d’auto che s’inoltra dentro Napoli. Mattina già calda d’aprile, via Marina, cantieri sparsi, strettoie, slalom, traffico. Su quella strada i lavori sono stati ufficialmente aperti il 21 ottobre del 2015: rullo di tamburi e squilli di tromba: «Entro cinque mesi l’intervento sarà concluso e quella strada sarà in gioiello», gongolava palazzo San Giacomo con l’assessore ai trasporti in prima fila.


Quindici mesi dopo, però, il cantiere era ancora in piena attività: dicembre del 2016, il Mattino gridò allo scandalo, lo stesso assessore ai trasporti Mario Calabrese scrisse una lettera, mise in fila tutto ciò che di bello e di buono si stava realizzando a via Marina e spiegò: «La conclusione dei lavori è prevista per la fine del mese di marzo». La fine di marzo è inesorabilmente passata da più di una settimana. I cantieri sono ancora lì, i disagi restano esattamente identici. Anzi, c’è un particolare di non secondaria importanza: con l’avvento degli interventi sulle fognature si sprigiona una orribile puzza che avvolge tutti gli edifici che circondano gli interventi. Ma bisogna turarsi il naso, sperare e aspettare.

Anche perché, secondo la ditta che sta eseguendo i lavori, questo strazio andrà avanti almeno fino al mese di settembre per cui, amici automobilisti che ogni giorno affrontate quella strada, fatevene una ragione. I cinque mesi annunciati diventeranno ventitré, se tutto andrà bene. Volete sapere cosa succede? Spiega la ditta che sta eseguendo i lavori che bisognerebbe piantare ottanta pali che serviranno all’illuminazione e alla linea elettrica per i tram. Solo che nessuno era andato a guardare cosa c’è sotto allo spazio dove vanno infilati quei colossi: al primo tentativo di foro s’è scoperto che c’era di tutto, linea elettrica, linea del gas, tubature d’acqua. Così adesso bisogna studiare una maniera per piantare quei pali senza devastare i sottoservizi. Avete letto bene, bisogna ancora pensarci perché per adesso, sostiene la ditta, nessuno ha ancora deciso con precisione come superare l’impasse.

All’inizio dello scorso settembre, per raccontare via Marina decidemmo di percorrerla misurando tempi e modi di avanzamento: dallo svincolo autostradale a piazza Municipio impiegammo 21 minuti e tre secondi. Spoileriamo il finale del racconto di ieri: abbiamo impiegato sessantatrè secondi in più. Tempo totale per completare la strada 23 minuti e sei secondi, Record peggiorato. Evviva. Lungo tutto il percorso, all’interno dei cantieri abbiamo contato solo dodici operai. Ma la ditta ci ha chiarito che ieri c’erano in tutto 28 maestranze al lavoro: probabilmente operavano lungo i sottoservizi perché gli altri sedici noi non siamo stati in grado di individuarli.


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