VICO EQUENSE - «Da oggi vi affido Giancarlo». Con commozione Paolo Siani dal palco si rivolge ai tanti presenti alla cerimonia di intitolazione della piazza a...
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Alla cerimonia ha partecipato il presidente della Camera Roberto Fico. «Siani è stato ucciso nell'85, siamo nel 2018 e ancora non abbiamo sconfitto il fenomeno camorristico nella nostra regione; questo è ciò che più mi dispiace - commenta Fico - Dobbiamo darci un tempo massimo entro il quale la camorra deve essere definitivamente debellata. Ci vuole un piano strutturato che punti all'istruzione, alla cultura, alla formazione, all'assistenza sociale per creare una società che cresca e sconfigga quella criminale. Anche il fenomeno dei baby criminali è da collegare a una camorra adulta: dietro quei minori c'è una rete molto ampia. Bisogna agire in fretta e in modo efficace».
Alle cerimonia, la cui colonna sonora è stata curata dal Piccolo coro «Giulia Cannavale» del centro studi musicali «Augusta Coen», hanno partecipato autorità, forze dell'ordine, giornalisti, studenti, insegnanti, amici di Giancarlo. Hanno ricevuto il premio «Giancarlo, uno di noi» il generale Gabriele Sensales, comandante della compagnia di Torre Annunziata quando Giancarlo era cronista de Il Mattino e Paolo Borrometi, giornalista siciliano, minacciato di morte dalla mafia, che vive da anni sotto scorta. «Non mi sento un eroe, come Giancarlo ho solo cercato di fare bene il mio lavoro - racconta Borrometi - La mia vita ovviamente è cambiata: dalle minacce all'attentato scoperto dalle forze dell'ordine qualche mese fa posso affermare di aver perso un po' di libertà fisica. Però ho presevato la libertà più importante, quella di pensiero e di parola». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino