VICO EQUENSE - La prefettura di Napoli ha accolto la richiesta del Comune di Vico Equense di intitolare l’area antistante la nuova sede del Municipio a Giancarlo Siani,...
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A Vico Equense Giancarlo ha vissuto gli anni più belli della sua vita, quelli con la fidanzata di allora, Daniela. Un ragazzo che tutti ricordiamo col suo sorriso migliore, l’aria sbarazzina su quella Mehari diventata simbolo di una morte crudele e ingiusta. La passione per il suo lavoro lo indusse a raccontare, senza mediazioni, ciò che accadeva a Torre Annunziata, andando oltre le mere notizie e cercando di analizzare le interdipendenze tra camorra e potere fino a giungere alla consapevolezza della «camorra come fenomenologia di potere».
«La memoria - si legge nelle motivazioni della delibera - permette di non dimenticare, perpetua i ricordi di un tempo che fu, come una cicatrice, lascia una traccia indelebile che rievoca gioia e dolori e ci permette di rimembrare gli antichi eroi che spezzarono la loro vita per amore della propria terra. E proprio perché siamo consapevoli del suo alto valore etico e civile, chiediamo di avere un luogo dedicato a Giancarlo Siani in ricordo dei suoi sacrifici, ma soprattutto quale faro ed esempio per le generazioni presenti a venire». Siani ha pagato con la vita la sua voglia di raccontare la verità. Il suo sacrificio, però, non è stato vano «perché è diventato un simbolo positivo per noi adulti e, soprattutto per tanti ragazzi che nemmeno l'hanno conosciuto».
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Il Mattino