I tre ragazzini malviventi che hanno ucciso la guardia giurata Francesco Della Corte a colpi di travi di legno nella metro a Piscinola volevano impadronirsi della sua pistola di...
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A renderlo noto il dirigente del commissariato di Scampia, Bruno Mandato.
«Un branco di lupi che hanno atteso l'agnello». Così il questore di Napoli, Antonio De Iesu, nel corso dell'incontro con i giornalisti convocato dopo il provvedimento di fermo eseguito dalla Polizia ed emesso dalla Procura per i Minorenni di Napoli, ha definito i due 16enni e il 17enne accusati di avere ucciso il vigilante. «Un evento crudele, abietto, drammatico, ai danni di una persona onesta, un lavoratore, un padre di famiglia - ha detto ancora il questore di Napoli - da parte di tre ragazzi provenienti da un quartiere a rischio».
«Le guardie giurate fanno un lavoro delicato e oscuro, sono parte di un sistema di sicurezza, sicurezza sussidiaria. Riaccenderemo i fari sul progetto 'Mille occhi sulla città' per costituire una sinergia» ha annunciato il questore. «Sono un preziosa fonte - ha detto ancora il questore di Napoli - e sono certo che troverò la loro disponibilità, anche affinché si sentano parte di un sistema di sicurezza. Questo è un impegno che prenderemo, per consolidare il sistema di sicurezza del nostro territorio», ha concluso De Iesu. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino