NAPOLI - Sporca, pericolosa, abbandonata, maleodorante. Così i napoletani definiscono la villa comunale, passeggiata verde voluta da Ferdinando IV di Borbone,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Qui è un degrado totale» racconta Alessandra Piperno, abitué della villa comunale, insieme ai suoi due inseparabili cani. «Questo luogo è il ricettacolo di tutti i barboni della città, che vengono a dormire, mangiare e usare le aiuole come se fossero i servizi igienici. Di conseguenza bambini, cani o chiunque altro potrebbe ritrovarsi a camminare tra gli escrementi. Il verde è abbandonato. C'è gente che fa sesso per farsi guardare. E' un delirio».
Non si può stare nemmeno seduti sulla panchina - aggiungono Rosario Del Paschio e Patrizio Piccirillo - perchè si è invasi da mosche e insetti. E' diventato un luogo abbandonato a se stesso. Ricordiamo con nostalgia quando si faceva musica sulla Cassa Armonica, ma erano altri tempi». Ancora «imbracato», di quel tanto amato momumento oggi si riesce a vedere ben poco. «Luoghi chiusi e lavori ovunque sono soltanto il minimo dei problemi - afferma Cristina Florio - qui non funziona niente, dal punto di vista della manutenzione dei giardini, della guardiania sia interna che esterna, dell'igiene, della sicurezza. Gli scippi sono frequentissimi, in qualunque ora del giorno». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino