ERCOLANO. Via al bando per la concessione di Villa Favorita. Obiettivo? Trasformarla da struttura monumentale abbandonata a resort di lusso a due passi da mare, Vesuvio e Scavi...
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Al bando pubblico internazionale presentato oggi e che scadrà il prossimo 30 marzo possono partecipare tutte le società, cooperative o consorzi che abbiano un patrimonio netto di almeno 500mila euro ed un fatturato minimo annuo di almeno 400mila euro legato all’attività prescelta per la gestione dell’immobile: oltre all’offerta economica, una giuria deciderà la migliore proposta valutando anche la qualità dei progetti presentati. In questo modo, lo Stato, oltre ad incassare un canone per l'intera durata della concessione, risparmia le spese di gestione e favorisce un circuito virtuoso di trasformazione urbana e sviluppo locale.
Secondo una stima effettuata dai funzionari del ministero, le opere per il completo recupero del complesso di corso Resina ammontano a non meno di 30 milioni di euro da reperire attraverso il partner iato pubblico- privato . «Questa operazione – spiega il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi - rappresenta una sintesi di funzioni strategiche per il futuro di questa struttura ed il suo contesto ambientale, territoriale e sociale. Si tratta di obiettivi possibili solo attraverso il parternariato pubblico-privato. Oggi Villa Favorita è chiusa: l’obiettivo è quello di restituirla alla cittadinanza in tutto il suo splendore». In Italia, i principali esempi di questa forma di partnership pubblico-privato applicata alle strutture statali dismesse sono quelli di Villa Tolomei a Firenze e Faro Capo Spartivento in Sardegna, trasformati in pochi anni da edifici abbandonati a resort di lusso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino