Vincenzo, seviziato col compressore: «Non vuole più uscire di casa»

Vincenzo con la mamma
Ha assistito alla prima udienza del processo nei confronti dei suoi aguzzini in silenzio e con lo sguardo triste. Vincenzo, il ragazzino napoletano seviziato da alcuni bulli con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ha assistito alla prima udienza del processo nei confronti dei suoi aguzzini in silenzio e con lo sguardo triste. Vincenzo, il ragazzino napoletano seviziato da alcuni bulli con un compressore lo scorso ottobre a Pianura, ha riportato danni morali forse anche più gravi di quelli fisici.


Dopo una breve camera di consiglio infatti i giudici hanno stabilito che il processo dovrà essere assegnato a un altro collegio del Tribunale, «specializzato» in reati a sfondo sessuale.



Da quel terribile giorno la vita del ragazzo, che da poco ha compito quindici anni, non è più quella allegra e spensierata di un quindicenne. Dovrà subire un altro delicato intervento chirurgico per la ricostruzione del colon, lacerato dal ripugnante atto di teppismo che i familiari degli indagati, nel tentativo di ridimensionarne la gravità, definirono uno scherzo da ragazzi finito male.



All'uscita dell'aula i genitori spiegato che il quindicenne sta vivendo un momento assai difficile: non vuole più andare a scuola, si vergogna, non riesce più a stare in compagnia degli amici. Un incubo che - dicono i parenti - si spera possa finire quando avrà superato i problemi fisici che si presentano persino meno gravi di quelli morali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino