Sant’Antimo. Volevano uccidere uno dei carabinieri che indagava sul clan Puca, quello retto da Pasquale Puca, detto “’o minorenne”, nemico giurato di...
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Nel corso delle indagini, coordinate dalla Dda partenopea, i militari dell’arma hanno identificato gli autori dell’omicidio di Francesco Verde detto e del ferimento del nipote Mario Verd “ ’o tipografo”, rispettivamente capo ed esponente di spicco dell’omonimo clan, finiti in un agguato a Casandrino il 28.12.2007. I carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato due mitragliatrici “Uzi” e una mitragliatrice da guerra M12, sette pistole semiautomatiche e munizioni. Fermati due affiliati per estorsione ai danni di un panificio e di un imprenditore ed eseguita un’ordinanza di custodia cautelare per detenzione di arma da fuoco. L’inchiesta ha consentito di radiografare il grado di infiltrazione del clan nel tessuto economico dell’area a nord di Napoli e nella parte confinante della provincia di Caserta, zona di influenza della cosca che imponeva estorsioni a imprenditori, la gestione diretta di attività commerciali e l’ imposizione di slot machine. L’organizzazione criminale reinvestiva i capitali illeciti accumulati, anche mediante la fornitura di consistenti partite di droga a gruppi camorristici attivi nel capoluogo campano e nell’area nord.
«Dalle indagini è emerso un livello di pericolosità molto elevato del clan testimoniato da un lato da una disponibilità enorme di armi da fuoco e dall'altro anche dalla ideazione di un vero e progetto omicidiario nei confronti di uno degli operatori impegnati nelle investigazioni».
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Il Mattino