Si aggrava il disastro di piazza Leonardo: dopo 5 anni di cantieri per box auto mai realizzati, dopo il braccio di ferro ancora aperto in Tribunale tra Comune e cooperativa sulla...
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Geremia Gargiulo, il giornalaio, tira un amaro sospiro di sollievo e si sente «miracolato»: «L'incuria ha causato altri danni - dice - Il foro che si è aperto venerdì nell'asfalto tra piazza Leonardo e via Santacroce ha fatto scoprire che quasi 20 metri quadrati di terreno sono spariti. Sotto la mia edicola, poi, si è aperta una voragine e per metà il mio locale è sospeso nel vuoto. Mancano 5 metri quadrati di terra. Hanno riempito la voragine al centro della carreggiata ma non ancora quella sotto al mio negozio. In questi giorni non potrò aprire: è troppo pericoloso». Il dilavamento (cioè l'acqua che lava via il terreno sottostante l'asfalto), dunque, protagonista del sottosuolo di piazza Leonardo: «C'è stata una deviazione del corso delle acque pluviali - ipotizza Gargiulo - che scendevano da Salita Cacciottoli». I lavori di scavo stanno proseguendo in queste ore a ridosso delle scale di quella salita.
Come già detto, le indagini sulle responsabilità del dilavamento sono ancora in corso. «Dai rilievi dei tecnici, cui va fatto un plauso, pare che il collasso della volta fognaria sia dovuto a un allaccio mai fatto, o comunque a dei lavori riconducibili alla cooperativa Celebrano, incaricata anni fa di realizzare un garage sotterraneo in piazza Leonardo - dice Francesco Chirico, presidente della II Municipalità - Si sta ancora verificando, ma mi auguro che le responsabilità emergano in maniera chiara. Abbiamo chiesto anche ai condomini di controllare i loro scarichi fognari». «L'Ufficio Fognature - dichiara l'assessore ai Trasporti di Palazzo San Giacomo Mario Calabrese - sta ancora facendo verifiche. Le fognature sono quelle interessate dai lavori della Celebrano, ma le cause sono in fase di accertamento». E la Celebrano potrebbe replicare in breve tempo.
«Sette anni di denunce inascoltate, ora siamo carichi di ansia, rabbia e preoccupazione», sospira Dario Esposito, che abita in piazza Leonardo. Sulle facce di residenti e commercianti, lo spavento si aggiunge al senso di abbandono. La class action sta già partendo e domani, in Procura, arriverà una denuncia. «Per noi va condannata la negligenza dell'Amministrazione, a conoscenza da anni del pericolo incombente nella zona adiacente al cantiere - annuncia l'avvocato Carlo Claps, presidente di Aidacon e residente della zona - i danni subiti da cittadini e commercianti a causa del cantiere e del suo stato di abbandono si aggirano intorno al milione di euro. Porteremo avanti un'azione collettiva per ottenere risarcimento di tutti danni subiti e presenteremo un esposto alla procura della Repubblica visto il pericolo che incombe sugli immobili adiacenti al cantiere». Piazza Leonardo, insomma, non ha mai smesso di piangere, ma al pianto ora si aggiunge il timore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino