Whirlpool, incontro al ministero: pressing dei sindacati per fermare i licenziamenti

Whirlpool, incontro al ministero: pressing dei sindacati per fermare i licenziamenti
«Il progetto oggi annunciato dal ministero dello Sviluppo economico per il sito Whirlpool di Napoli rappresenta una speranza che approfondiremo, ma naturalmente attendiamo...

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«Il progetto oggi annunciato dal ministero dello Sviluppo economico per il sito Whirlpool di Napoli rappresenta una speranza che approfondiremo, ma naturalmente attendiamo di conoscere imprenditori e piano industriale prima di esprimerci. In ogni caso si pone la necessità di provare con ogni mezzo a interrompere la procedura di licenziamento che si concluderà a fine settembre». Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Crescenzo Auriemma, segretario generale della Uilm Campania.

«L'impegno poche settimane or sono assunto in prima persona dal premier Mario Draghi con i lavoratori - proseguono i sindacalisti della Uilm - e il fatto che si parli da parte del MiSe di un progetto industriale nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza ci fa sperare che possiamo trovarci di fronte a una occasione vera di riconversione industriale, ma le amare delusioni del passato ci insegnano a essere quanto più possibile prudenti e rigorosi, ad esempio chiedendo un impegno diretto di Invitalia in qualsivoglia progetto». Non solo. «Oggi il MiSe ci ha parlato di un hub della mobilità e questo ci fa capire che ci potrebbe essere il rischio di un frazionamento occupazionale».

«In ogni caso - aggiungono  Ficco e Auriemma - dobbiamo provare a interrompere la procedura di licenziamento, poiché con essa in pratica è in corso un conto alla rovescia che scade a fine settembre. Chiediamo al governo un intervento straordinario, magari attraverso la normativa più volte annunciata anti delocalizzazione di cui anche oggi si è fatto cenno: la nostra richiesta è che tale normativa sia adottata in tempi rapidi così che possa influire sulle vertenze in corso a iniziare da Whirlpool». 

A proposito del progetto affidato a invitalia sulla ipotesi di reindustrializzazione del sito di via Argine attraverso la realizzazione di un hub nazionale della mobilità sostenibile, utilizzando le risorse del Pnrr e con partecipazione pubblica, per affrontare la transizione industriale ed ecologica che offrirebbe da subito una soluzione occupazionale per le tutte lavoratrici e i tutti lavoratori, avviando al contempo, oltre alla produzione, anche attività di ricerca e sviluppo e formazione con possibilità di assunzione di altri lavoratori. «Per quanto ci riguarda tutti i lavoratori devono essere assunti da un unico soggetto industriale. Abbiamo un problema però legato al tempo. Il governo deve agire subito e intervenire su tutte le procedure di licenziamento in corso, dichiarano Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico, e Rosario Rappa, segretario generale Fiom-Cgil Napoli. 

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Il Mattino