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La città diventa off-limits per spacciatori, parcheggiatori abusivi, rapinatori, baby gang e violenti. Tre zone rosse saranno monitorate e presidiate per rafforzare la sicurezza nei luoghi caldi della movida flegrea. Si tratta di tre macro aree composte dall’intero centro storico di Pozzuoli e da via Napoli, dal quartiere di Monterusciello e dalla piazza di Arco Felice, zone spesso teatri di risse, spaccio di droga ed episodi di microcriminalità. Il nuovo dispositivo di sicurezza è stato attivato l'8 gennaio e resterà in vigore fino al 31 marzo, in seguito a un decreto a firma del Prefetto, Michele di Bari. Dopo Napoli, Pozzuoli, Pompei, Castellammare e San Giorgio a Cremano rappresentano quindi i primi comuni metropolitani ad avere zone rosse.
Sindaco, Pozzuoli è tra i primi quattro comuni d'Italia dopo Napoli ad avere tre zone rosse in città. Come accoglie questa decisione da parte del Prefetto?
«Ho accolto favorevolmente la decisione assunta dalla Prefettura. Da tempo con il Prefetto stiamo lavorando per rafforzare le misure atte a garantire legalità e sicurezza sul territorio».
Che cosa cambierà da oggi?
«L'inasprimento delle misure a carico di soggetti particolari rappresenta un deterrente contro chi commette attività criminose e di disturbo della vita pubblica. Auspico che si raggiunga tale risultato».
Quali sono le aree interessate dal nuovo dispositivo di sicurezza?
«Per quanto concerne Pozzuoli le zone interessate sono quelle del centro storico, di Arco Felice e del quartiere di Monteruscello».
Secondo lei qual è la criticità più difficile da contrastare?
«Sicuramente gli episodi di microcriminalità e di vandalismo contro il bene pubblico».
Che apporto può dare il comune di Pozzuoli al lavoro delle forze dell'ordine?
«Il Comune supporta il lavoro delle forze dell'ordine attraverso una costante attività di collaborazione operativa dell'intera struttura organizzativa e, in particolare, della Polizia Municipale. Inoltre sono importanti gli investimenti per il potenziamento degli apparati di videosorveglianza».
In questa direzione cosa può fare e cosa sta facendo la sua amministrazione?
«L'Amministrazione, nonostante i limiti operativi e finanziari, cerca di garantire una adeguata presenza di agenti di Polizia Municipale sul territorio. Questo soprattutto nei periodi di maggiore afflusso in città con il ricorso ad assunzioni di vigili stagionali. Inoltre sono numerosi gli interventi per il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza e le iniziative per accrescere la cultura della legalità partendo dalle scuole».
Monterusciello, Arco Felice e Pozzuoli centro e via Napoli tra le zone rosse in quanto luoghi caldi della movida. Fuori Toiano e Licola, zone a rischio. Ha progetti per questi quartieri?
«Aggiungerei anche Agnano per la parte che rientra nel territorio di Pozzuoli. Stiamo lavorando per completare anche in questi quartieri l'installazione di impianti di pubblica illuminazione e di videosorveglianza. Inoltre a breve saranno avviati i lavori per la realizzazione di centri di aggregazione sociali soprattutto per giovani e anziani».
Il fenomeno delle risse tra baby gang di quartiere è all'ordine del giorno. Oltre alla repressione non crede che ci sia bisogno di un'attività di prevenzione che parta dai territori con progetti indirizzati ai più giovani?
«Sicuramente, soprattutto diffondendo la cultura della legalità tra i giovani.
Il Mattino