A Villa Arbusto «Donne, grandi donne»

Lelò Fiaux fotografata da Lisa Meyerlist
Pittrici, fotografe, intellettuali, lavoratrici con un inossidabile tratto in comune: il talento della libertà. Lélo Fiaux, Lisa Meyerlist, Lilian Von Radloff e...

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Pittrici, fotografe, intellettuali, lavoratrici con un inossidabile tratto in comune: il talento della libertà. Lélo Fiaux, Lisa Meyerlist, Lilian Von Radloff e Maria Senese del Bar Internazionale di Forio erano quattro donne straordinarie, testimoni e protagoniste di un periodo felice che ha delineato i tratti dell’isola d’Ischia come terra senza confini, in mezzo al mare Mediterraneo: erano gli Anni ’50 del Novecento e il Bar Internazionale di Forio era frequentato dai migliori artisti e letterati dell’epoca.

E c’erano anche loro lì, a vivere e raccontare il loro mondo, la lotta per l’emancipazione declinata in mille modalità, tra spinte creative e affanni della vita, nel segno di una inesauribile peculiarità femminile: muse e guerriere, coraggiose e moderne, dotate di una inusuale (per l’epoca) indipendenza intellettuale. Erano grandi protagoniste allora, e sono di nuovo protagoniste – nell’ambito di un percorso necessario di riconquista della memoria - con l’esposizione intitolata «Donne…grandi donne», a cura di Massimo Ielasi, e realizzata dal Comune di Lacco Ameno in collaborazione con il Circolo Georges Sadoul di Ischia. Si inaugura alle ore 17 presso Villa Gingerò, nel complesso museale di Villa Arbusto a Lacco Ameno, e sarà visitabile fino al 1. maggio (l’ingresso alla mostra è gratuito. Info e orari: www.pithecusae.it, telefono 081.9961039).

Si inaugura dunque con slancio la stagione culturale organizzata dal Comune di Lacco Ameno con un «omaggio a tre artiste internazionali e a una donna isolana che, attorno ai tavoli del suo bar, favorì la nascita di una “comunità varia e straordinaria”, libera di incontrarsi e confrontarsi in un luogo aperto a tutti, affrancato da ogni sorta di pregiudizio. Dipinti, foto e stampe in un percorso espositivo che celebra “il femminile” a ridosso della Giornata internazionale della donna», spiega Massimo Ielasi.

«È un appuntamento culturale di forte interesse sociale perché mette in risalto il coraggio, la modernità, la sensibilità, l'indipendenza e la sacralità delle donne», ricorda il sindaco Giacomo Pascale. «Questa – aggiunge la vicesindaca Carla Tufano – è solo la prima di un ciclo di grandi mostre che ospiteremo a Villa Arbusto durante il 2022. Due nomi su tutti: Giuseppe Patalano, in arte “Bolivar”, e Jean-Marie Manzoni».
 

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Il Mattino