Il pensiero di Filangieri ispiratore internazionale della felicità: successo per l'evento dell'Accademia Filangieri-Della Porta

Il pensiero di Filangieri ispiratore internazionale della felicità: successo per l'evento dell'Accademia Filangieri-Della Porta
Da Napoli un contributo a livello internazionale per il pensiero giuridico e costituzionale, sulla scia di uno dei più grandi filosofi partenopei, Gaetano Filangieri. ...

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Da Napoli un contributo a livello internazionale per il pensiero giuridico e costituzionale, sulla scia di uno dei più grandi filosofi partenopei, Gaetano Filangieri.

 
Venerdì 6 dicembre si è svolta in un’affollata sala inferiore del Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli l'evento "Filangieri e il diritto alla felicità" promosso dall'Accademia Filangieri - Della Porta presieduta dall'avvocato Benedetto Migliaccio. Dopo i saluti di Paolo Jorio, direttore del museo civico Filangieri, delle autorità comunali e del console Shai Washington, l'incontro, introdotto dal presidente Migliaccio e coordinato dal professor Amedeo Arena dell'Università Federico II, ha visto gli interventi di Antonio Trampus, ordinario di Storia Moderna dell'Università Ca' Foscari sul tema "Il diritto alla felicità, storia di un'idea", di Raffaele Sabato, giudice della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo su "L'eredità dell'Illuminismo: i diritti fondamentali" e di Lorenzo Salazar, sostituto procuratore generale di Napoli su "Diritto alla Felicità e integrazione europea".

Nell’ambito degli interventi è stata sottolineata l’importanza degli scritti del Filangieri – e in particolare della sua “Scienza della Legislazione” (1780-1785) – nelle costituzioni moderne a livello mondiale, se pensiamo alle recenti revisioni costituzionali in Messico e in Argentina, dove il pensiero del filosofo napoletano è stato espressamente indicato come fonte d’ispirazione.
 
Il diritto alla felicità fu uno dei temi più cari a Gaetano Filangieri, mente eccelsa della Napoli allora governata da Ferdinando I di Borbone, e ricorre decine di volte nell’opera della “Scienza”. La felicità è il fine stesso dell’opera: “Le buone leggi sono l’unico sostegno della felicità nazionale”; “La riforma della legislazione è l’ultima mano che resta a dare per compiere l’opera della felicità degli uomini”.
 
Apparente contraddizione è il tema della felicità con quello dell’Unione europea. L’UE è comunemente descritta come fonte di vincoli, sacrifici ed imposizioni. L’altra narrativa comune è che l’Unione faccia poco o nulla per assicurare la nostra felicità. Eppure, per avere immediatamente chiaro il contributo dell’UE alla felicità dei cittadini europei basta leggere l’introduzione alla Scienza: “Tutti i calcoli … esaminati alla presenza de’ principi … sono … diretti … alla soluzione d’un solo problema: trovar la maniera di uccidere più uomini nel minor tempo possibile”. In realtà, come sappiamo, la UE ha garantito la pace laddove c'era la guerra. 
 
Se già Filangieri ebbe un’influenza internazionale ai suoi tempi – al punto che Napoleone lo definì “il Maestro di noi tutti” – si immagini quanto ancora avrebbe potuto contribuire al progresso dell’Umanità se i suoi desideri di diritto alla felicità fossero stati esauditi.
 

A conclusione dell’evento è stata lanciata dall’Accademia l’idea di una borsa di studio, da realizzare tramite crowdfunding, per permettere a studenti napoletani di intraprendere un soggiorno formativo negli Stati Uniti. Inoltre sono state poste le basi di una profonda cooperazione dell’Accademia con il Museo delle Arti Sanitarie diretto dal professor Gennaro Rispoli nell’ospedale degli Incurabili.
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Il Mattino