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Anche quest’anno Amazon.it stila la lista delle città italiane che non vogliono rinunciare alla lettura. Che sia estate o inverno, giorno o notte, gli italiani si confermano grandi lettori, ognuno con il proprio genere e titolo preferito, ma tutti accomunati dalla stessa passione: rilassarsi ed emozionarsi davanti a un libro. E se quasi per tutti tenerne uno in mano e sentirne l’odore è ancora un piacere irrinunciabile, sono bolognesi e napoletani i più inclini a leggere in formato digitale.
Al primo posto in classifica c’è Milano per il decimo anno consecutivo, una posizione a cui i milanesi sono ormai affezionati e che non hanno intenzione di abbandonare. Così come i romani, culturalmente legati all’arte delle parole e della letteratura, che si classificano nuovamente al secondo posto.
Il libro più letto dagli italiani è «Fabbricante di lacrime» di Erin Doom, una storia dove le leggende raccontate a lume di candela diventano realtà trasformando la vita dei protagonisti in un romanzo travolgente. Al secondo posto tra i libri più amati «La canzone di Achille» dell’autrice Madeline Miller, dove gli scenari di guerra, duelli e morte lasciano spazio all’amore. E se questi libri mettono d’accordo tutto lo Stivale, i milanesi hanno un proprio libro preferito: «Conosco un posto. Milano» è l’occasione per tutti i lettori meneghini di scoprire posti imperdibili e ancora inesplorati della propria città.
I genovesi, con non poco dispiacere dei tifosi genoani, hanno letto in tantissimi «Una vita rovesciata: la biografia di Francesco Flachi» di Matteo Politanò che racconta la vita di uno dei giocatori più amati nella storia della Sampdoria. I Triestini si sono lasciati invece conquistare da «Tre» di Valérie Perrin, dove la musica non è un semplice elemento accessorio, ma importante filo conduttore del romanzo. Infine, un ultimo libro, il più amato dai baresi: «Badao: ogni parola ha un perché» di Gianluca Giagni, un viaggio volto al ritrovamento della serenità e alla riscoperta del senso delle piccole cose che descrive il mondo attraverso le parole dei bambini.
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